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Green pass valido a positivi e ammalati

Allo studio un decreto per colmare una pericolosa lacuna evidente del sistema
Green pass
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Green pass tolto a chi si ammala

Il green pass, come sappiamo, è una certificazione che attesta l’avvenuta vaccinazione o la guarigione da Covid avvenuta entro un determinato lasso di tempo.

C’è però una grave lacuna: chi si ammala di Covid, certificato da un tampone positivo, non vede il proprio certificato invalidato. Il green pass, infatti, risulta valido e liberamente utilizzabile nei locali, nei teatri, nei ristoranti e nei luoghi ove è richiesto l’utilizzo.
 

Green pass e positivi: la denuncia di “Striscia la notizia”

Recentemente il programma di Canale 5 “Striscia la notizia”, attraverso il proprio inviato Valerio Staffelli, ha denunciato il problema relativo al green pass che rimane valido anche per i positivi.

Il Governo italiano, dunque, corre ai ripari e prepara un Decreto che sani la grave lacuna.


Green pass e positivi: le mosse del Governo

Il problema vero, come rileva Il sole 24ore, è legato al fatto che manca un dialogo tra i dati sui tamponi molecolari positivi effettuati dalle aziende sanitarie regionali e i dati risultati dai green pass contenuti sulla piattaforma gestita dal Ministero.

Difatti, se la legge italiana prevede sanzioni severe per chi, una volta contagiato, violi l’obbligo di quarantena o tenti di usare un green pass falso o non suo, nulla prevede per chi utilizzi il green pass in caso di positività accertata da un tampone molecolare o antigenico.

Per questi motivi il Governo sta per emanare un decreto volto a risolvere questo problema, provvedimento che dovrebbe arrivare a giorni.
 

Green pass e positivi: i problemi di privacy

Se il decreto non è ancora arrivato, si comprende, i motivi sono perlopiù di ordine pratico, in particolare legati alla privacy e all’uso della certificazione verde.

Infatti, il ministero è in attesa del via libera del Garante della Privacy che ha individuato alcune problematiche che dovrebbero essere risolte in breve tempo.

Il rischio è molto elevato. Secondo quanto afferma il quotidiano “Il giornosi stima che siano circa 100mila le persone positive (e, pertanto, ammalate) in Italia che circolano con un certificato valido per entrare in ristoranti, palestre, teatri, cinema e altri luoghi pubblici, mettendo a repentaglio la salute altrui.
 

Green pass e positivi: le parole del ministro Speranza

Rispondendo al question time alla Camera del 10 novembre, il ministro Speranza aveva dichiarato: “Resta evidente che chi è identificato come caso positivo è sempre soggetto a isolamento ed è escluso a rigore l’uso del green pass se il titolare è causa di possibile contagio. La revoca segue una doppia opzione: la segnalazione del medico o il tampone positivo i cui dati convergono su piattaforma regionale”.
 

Green pass e positivi: come fare, dunque?

Le modalità pratiche per risolvere il problema sono presto dette: da un lato, la realizzazione di un elenco contenente tutti i certificati revocati a quelle persone che siano risultate positive. Dall’altro, la previsione che la app di verifica C-19 li rilevi come “non validi”.

Infine, al termine della quarantena, l’automatico ritorno alla validità della certificazione, che a questo punto sarà valida fino alla sua scadenza.

Il provvedimento, come detto, sarà contenuto in un decreto del Consiglio dei Ministri che, salvo problemi di Privacy, sarà emanato a giorni.