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Il libro restituito alla biblioteca 63 anni dopo

È accaduto a New York. “Scusate, sono un po’ in ritardo”
il libro restituito 63 anni dopo
il libro restituito 63 anni dopo

È un pomeriggio afoso del 10 luglio del 1957, una di quelle estati che solo New York è in grado di concepire, feroce e afosa, di quelle che fanno vedere il vapore se guardi a lungo la strada di cemento ribollire contro il sole.

Betty Diamond è una ragazza vivace, carina, con la curiosità nelle mani e la voglia di conoscere negli occhi. Vive con la sua famiglia in una casa modesta a Whitesone, nel quartiere di Queens. La scuola è finita, le vacanze sono ancora lontane, e la bambina decide che vuole leggere un buon libro.

La maestra le ha consigliato qualche titolo, ma quando ha parlato di Paul Bunyan e della sua raccolta di racconti per bambini “Ol‘ Paul, the Mighty Logger" mirabilmente illustrata da Glen Rounds, le si sono illuminati gli occhi, e hanno brillato fino a raggiungere le pupille di Betty, che siede in prima fila, nel banco centrale.

Così la bambina decide che deve leggerlo, anzi, che lo vuole, e dopo aver fatto merenda si dirige verso la biblioteca più vicina a casa sua, la Queens Public Library, una bella costruzione oggi rimodernata che sta dal 1896 proprio nel cuore del quartiere di Queens.

Va a colpo sicuro, non si ferma a scartabellare tra le migliaia di libri che la biblioteca contiene: lei chiede il suo testo, quello che le serve, quello che finché non l'avrà letto non si sentirà bene. E così la bibliotecaria fa un sorriso, lo prende e lo consegna alla bambina, raccomandandosi di restituirlo entro un mese, perché oltre trenta giorni scatta una penale di 2 centesimi al giorno per l'eventuale ritardo.

Betty inizia subito a leggerlo, le piace, lo divora, e dopo due giorni l’ha già terminato. Così lo mette in camera sua, al sicuro, pronta a restituirlo prima possibile. Ma il tempo passa e la bambina si perde in giochi, vacanze e ozio. E si dimentica.

Il ritardo è grande, e quando se ne rende conto la vergogna cresce. Come potrà restituirlo, ora, dopo tanto tempo? Con che faccia potrà guardare negli occhi quella bibliotecaria che le ha sorriso? Così decide di procrastinare, di rimandare la restituzione a tempi migliori. Ma i giorni scorrono, la vita pure, si susseguono i traslochi, ma il libro la segue sempre, e ogni giorno posa la sua ombra sulla bambina, che ormai si è fatta donna, è diventata docente di letteratura inglese e vive in un’altra città, in un altro stato.

Il libro e la lettera scritta da Betty Diamond
Il libro e la lettera scritta da Betty Diamond

A un certo punto, 63 anni dopo quel luglio feroce, Betty riesce a vincere la vergogna e l’imbarazzo, pensa alle tasse non pagate e fa un rapido calcolo. Due centesimi al giorno è la multa, che moltiplicata per gli oltre 23.000 giorni di ritardo, portano a a un risultato di 453 dollari. Così si decide, e all’inizio di marzo del 2021 trova il coraggio e invia un pacco alla biblioteca, contenente una busta che forse sistemerà le cose, pensa.

Nick Buron, il capo bibliotecario, nel momento in cui riceve il plico con il libro restituito, rimane incredulo e senza parole. “È incredibile e meraviglioso vedere un libro che viene restituito dopo 63 anni” ha detto. E con il libro trovare una lettera di scuse contenente un cospicuo assegno di 500 dollari come risarcimento per il ritardo.

“La signora Diamond è stata molto generosa, e questa storia ci insegna che non è mai troppo tardi per fare la cosa giusta” ha chiosato rimirando il generoso assegno. Per la cronaca, Betty non è stata inserita nella lista nera della biblioteca e potrà, se lo desidera, continuare a prendere altri libri a prestito alla Queens Public Library, che ha appena compiuto 125 anni di storia.

Betty oggi è una anziana signora di 74 anni, che conserva gli occhi da bambina e ha il cuore che è rimasto in quel lontano luglio del 1957. Ora vive a Madison, nel Wisconsin. Anche dalle foto la sua immagine emana quel senso di imbarazzo che deve aver provato per oltre 23.000 giorni.

Il suo gesto è un esempio di onestà e di generosità e ci fa restare bambini, con lo stupore della scoperta e il miraggio della generosità, un luogo magico senza tempo né spazio, un limbo rassicurante dove un libro può davvero cambiare la vita delle persone.

Grazie Betty, grazie per questa storia, che assomiglia a un racconto di fantasia ed è bello come una fiaba.