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Il Verdetto (The Verdict)

Recensione a cura di Richard Nylon
Cinema
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Trama
La crisi personale e professionale di un avvocato, alcolista, alle prese con la sua ultima occasione di redenzione, una causa particolare. Dovrà combattere contro un avvocato arrivista che difende un ospedale, che non gli risparmierà i colpi bassi e il pubblico ludibrio.

Principali temi giuridico/legali trattati: aspetti probatori (testimonianze), aspetti dibattimentali, aspetti processuali

Voto di Filodiritto: 8/10

Voti di altre testate: Coming Soon: 3,8/5 – Mymoovies: 3,6/5 - FilmTv: 8/10

Note critiche
Grande legal film, disincantato e dimesso, con un avvocato che non è un vincente, dai toni crepuscolari e sommessi. La crisi di un uomo, prima che avvocato, con ritmi volutamente rallentati, ed una regia precisa e secca.

La migliore prova d'attore di sempre di Paul Newman, defraudato dell'oscar (restituitogli, a titolo di risarcimento, con il successivo “Il colore dei soldi”). Memorabile l'arringa finale (vedi link in basso) di un Newman ispirato, mai stato così in forma.

La curiosità

Il film segna il debutto come comparsa di Bruce Willis, che si intravede nell'aula di Tribunale.

Da Mymovies (www.mymovies.it): “… Frank Galvin è un avvocato di mezza età ormai ridotto ad assumere piccole cause, ma un giorno gli capita un caso che potrebbe risollevarlo: tutelare Deborah Kaye, una ragazza ormai in coma irreversibile, e dimostrare che la poveretta è ridotta così per negligenza dei dottori dell'ospedale S.Caterina. Frank è solo contro tutti perché l'ospedale si può permettere fior di avvocati e tenta perfino di chiudere il caso con una grossa somma di denaro in forma di risarcimento. Per di più, la bella donna, che è diventata l'amante di Frank, è una spia dell'avversario. Eppure, aiutato da un suo ex professore universitario, che lo sprona a non abbandonare il caso nonostante le mille difficoltà, vince.”.

L’arringa finale dell'avvocato Galvin (Paul Newman); la voce italiana è di Oreste Rizzini

https://www.youtube.com/watch?v=RgORH3yr128&t=5s

L’arringa finale dell'avvocato Galvin (Paul Newman) nella versione originale in lingua inglese

https://www.youtube.com/watch?v=qjYP7J3oP9Q

La migliore prova d'attore di sempre di Paul Newman, defraudato dell'oscar (restituitogli, a titolo di risarcimento, con il successivo “Il colore dei soldi”). Memorabile l'arringa finale (vedi link in basso) di un Newman ispirato, mai stato così in forma.

 

Citazione da ricordare

“Noi per lo più nella vita ci sentiamo smarriti, diciamo:  - Ti prego, Dio, dicci che cos'è giusto, dicci che cos'è vero -. E non esiste giustizia. Il ricco vince e il povero è impotente. Ci sentiamo... stanchi di sentire le menzogne della gente. E con il tempo diventiamo morti. Un po’ morti, sì... considerando noi stessi... come vittime. E ci... diventiamo vittime. Diventiamo... diventiamo deboli. Dubitiamo di noi, di ogni nostro principio. Dubitiamo delle nostre istituzioni. E dubitiamo della legge. Ma oggi voi siete la legge. Voi siete la legge. Non i libri, non gli avvocati. Non una statua di marmo... o l'apparato della Corte. Quelli sono solo simboli del nostro desiderio... di essere giusti. Ma essi sono... sono, di fatto, una preghiera. Sono una fervente, una spaventata preghiera. Nella mia religione si dice: agisci come se avessi fede. E la fede, la fede ti sarà data. Se... se dobbiamo avere fede nella giustizia... ci basta solo di credere in noi stessi... e agire con giustizia. E credo ci sia giustizia nei nostri cuori”. (Avv. Frank Galvin)

Scheda tecnica

Regia: Sidney Lumet

Cast: Jack Warden, James Mason, Charlotte Rampling, Paul Newman, Edward Binns

Titolo originale: The Verdict

Genere: Drammatico - USA, 1982, durata 129 minuti