x

x

La rilevazione della nullità della sentenza penale

La Nichtigkeitsbeschwerde zur Wahrung des Gesetzes (rilevazione della nullita per la salvaguardia della legge) rientra nella categoria dei Rechtsbehelfe, insieme alla Wiedereinsetzung in den vorigen Stand (restituzione nel termine), alla Wiederaufnahme (revisione), alla Erneuerung des Strafverfahrens (rinnovazione del procedimento penale)* e alla nachträglichen Änderung der Strafe (modifica della pena dopo il passaggio in giudicato della sentenza).

*Se con una sentenza della Corte europea dei Diritti dell'Uomo viene accertata la violazione della Convenzione conclusa a Roma il 4.11.1950 o di uno dei Protocolli aggiuntivi alla medesima, l'OGH, su istanza del condannato o della Generalprokuratur, procede alla rinnovazione del procedimento se non può essere escluso che la violazione di una disposizione della Convenzione suddetta abbia potuto avere effetti pregiudizievoli sulla sentenza di condanna. L'istanza deve essere depositata presso l'OGH e se la stessa è stata proposta dalla General-prokuratur, l'imputato deve essere avvisato dell'inizio del procedimento.

Il § 23 della StPO austriaca prevede che la Generalprokuratur presso l'OGH ha facoltà di rilevare – d'ufficio o su richiesta del ministero della Giustizia – nullità,  dalle quali sono affette sentenze penali o altri provvedimenti emanati nel corso di un procedimento penale oppure derivati da un'errata applicazione della legge penale da parte di un organo della giustizia penale . Ciò anche dopo il passaggio in giudicato della decisione e anche se le persone che sarebbero state legittimate a proporre impugnazione, non si sono avvalse di questa facoltà loro spettante entro i termini prescritti da mezzi di impugnazione “ordinari”.

II

Per la rilevazione e proposizione della Nichtigkeitsbeschwerde zur Wahrung des Gesetzes (detta anche Wahrungsbeschwerde), non è previsto un termine di decadenza  ("steht unbefristet zu"). Con la previsione di quest'istituto si persegue lo scopo di assicurare la Einzelfall- gerechtigkeit (giustizia del caso singolo) in favore di chi è stato ingiustamente condannato. Le Procure della Repubblica sono obbligate ad informare la Oberstaatsanwaltschaft (Procura Generale presso la Corte d'Appello) in tutti i casi in cui reputano che sia necessaria una Nichtigkeitsbeschwerde zur Wahrung des Gesetzes. Spetta poi all'Oberstaats - anwaltschaft  decidere, se  gli atti debbano, o meno, essere trasmessi alla Generalprokuratur  presso l'OHG. Inoltre ogni persona ha facoltà di sollecitare la proposizione di una Nichtigkeits- beschwerde zur Wahrung des Gesetzes.

Con questo tipo di Beschwerde possono essere fatti valere – ex post – errores in iudicando, come per esempio errori commessi in sede di Haft-prüfungsverhandlung. Inoltre  quelli che hanno condotto ad un'errata determinazione delle spese; questa Beschwerde è proponibile persino contro ordinanze di rinvio (“fehlerhafte Vertagungs- beschlüsse”).

La Nichtigkeitsbeschwerde zur Wahrung des Gesetzes può essere proposta anche dopo la morte del condannato e la nullità è rilevabile (secondo la giurisprudenza più recente) pure nei casi di evidenti errori (o negligenze manifeste) imputabili ai difensori.

III

Per quanto concerne le decisioni discrezionali, contro le stesse la Nichtigkeitsbeschwerde non è ammissibile, se il giudice ha motivato adeguatamente il proprio convincimento e non ha, comunque, sconfinato nella Willkürlichkeit  (cioè nell'arbitrio),  nel qual caso va ravvisata la Gesetzwidrigkeit.  L'esempio che, comunemente, viene fatto, è quello in cui il giudice, in sede di determinazione della pena pecuniaria, fissa un Tagessatz sulla base di un reddito netto dell'imputato meramente presunto, mentre il medesimo avrebbe potuto essere accertato agevolmente sulla base della dichiarazione dei redditi regolarmente presentata dall'imputato.

Come sopra accennato, la Nichtigkeits- beschwerde zur Wahrung des Gesetzes  è proposta – d'ufficio o su richiesta del ministero della Giustizia – dalla Generalprokuratur  presso l'OGH. Inoltre qualsiasi persona (ivi compreso il condan- nato), ha facoltà di informare la Generalprokuratur  presso l'Höchstgericht, di violazioni di legge e di sollecitare  la suddetta Nichtigkeitsbeschwerde,  però senza che da ciò derivi un Rechtsanspruch in favore di chi ha sollecitato la proposizione di una Beschwerde di tal genere.

 IV

A questo punto appare opportuno qualche cenno in ordine alla posizione della General-prokuratur presso l'OGH,  cioè della Procura Generale presso la Suprema Corte, che ha una Sonderstellung in quanto il Generalprokurator  è soggetto alla “Dienstaufsicht” del ministero della Giustizia, ma non alla “Fachaufsicht” da parte del medesimo. Non compete alla Generalprokuratur presso l'OGH, alcuna Weisungsbefugnis (facoltà di impartire direttive), né nei confronti delle Procure della Repubblica,  né nei confronti dei Procuratori Generali presso le Corti d'Appello.  Inoltre non è “Träger der Anklage” (non è un prosecutor di anglosassone memoria), essendo la sua funzione largamente prevalente  quella di “Unterstützung des OGH”.

La Generalprokuratur presso l'OGH non ha la funzione di “Verfolger des Rechts”, ma quella di “Wahrer des Rechts”, quella di essere “oberster Wächter der richtigen Anwendung des Gesetzes” (sommo tutore della retta applicazione della legge), di assicurare, in ultima “istanza”,  la “gesetzestreue Strafrechtspflege” e, di conseguenza, la tutela dei diritti fondamentali riconosciuti alla persona.

La Generalprokuratur partecipa ai procedi- menti dinanzi all'OGH  e  ai procedimenti disciplinari contro notai, giudici, avvocati e membri del Verwaltungsgerichtshof (che equivale al Consiglio di Stato) nonché ai procedimenti di destituzione contro membri della Corte costituzionale (Verfassungsgerichtshof); essa è tenuta “zur Erstattung von Stellungnahmen,  se, nei procedimenti (svoltisi dinanzi a Schöffen- o a Geschworenengerichte) è stata sollevata Nichtigkeitsbeschwerde (eccepita una nullità).

Già abbiamo accennato al fatto che il General-prokurator presso l'OGH, a differenza di quanto previsto per il Procuratore Generale presso le Corti d'Appello nei confronti dei Procuratori della Repubblica, non è dotato del Weisungsrecht; inoltre non gli compete neppure il c.d. Aufsichts-recht (diritto di sorveglianza) nei confronti delle Procure della Repubblica e delle Procure Generali presso le Corti d'Appello.  E´ stato osservato che la Generalprokuratur  presso l'OGH “steht außerhalb jeder Verantwortung für die Tätigkeiten” (non è in alcun modo responsabile dell'operato)  dei due organi predetti. La Generalprokuratur non solo non deve condividere le tesi prospettate dalle Anklage - behörden (Procure della Repubblica e Procure Generali presso le Corti d'Appello), ma può sostenere  anche una tesi contraria, senza che ciò implichi una rinuncia all' impugnazione proposta dalle Anklagebehörden.

I PM sono obbligati ad informare il Procuratore Generale presso la Corte d'Appello territorialmente competente delle violazioni di legge di cui vengono a conoscenza e al Procuratore Generale presso la Corte d'Appello compete di valutare, se gli atti del procedimento siano o meno da trasmettere alla Generalprokuratur presso l'Höchstgericht.

V

Non sussistono i presupposti per la proposizione di una Nichtigkeitsbeschwerde zur Wahrung des Gesetzes, se una senteza  “entspricht der herrschenden Judikatur des OGH” (se viene seguita la giurisprudenza dominante della S.C.).

La Nichtigkeitsbeschwerde deve essere depositata presso l'OGH e al condannato o al suo difensore deve essere notificata copia di tale Beschwerde, con avvertenza che entro un congruo termine (che deve essere indicato),  ha facoltà di presentare le proprie osservazioni.  Il condannato deve essere informato del giorno e dell'ora in cui si terrà  l'udienza presso l'OGH e che gli spetta la facoltà di intervenire alla stessa. Non v i  è obbligo di provvedere a questo adempimento se il luogo di residenza o di dimora del condannato non sono noti o se l'accertamento dei medesimi non è possibile “ohne besonderen Verfahrensaufwand”.

VI

Al di fuori della dichiarazione di  inammissibilità della Beschwerde, l'OGH accerta se la sentenza o il provvedimento sono rechtswidrig o meno e qualora ritenga l' illegittimità di una sentenza di condanna dell'imputato, ha facoltà di pronunziare direttamente sentenza di assoluzione, di qualificare il fatto diversamente (rispettando però il divieto di reformatio in peius)  oppure di disporre un nuovo giudizio dinanzi al giudice  competente (a quest'ultima soluzione si ricorre, se viene rilevata la Gesetzwidrigkeit di un' ordinanza).

Se la nullità si è verficata prima dell'inizio del giudizio di primo grado, il giudice, al quale gli atti vengono rimessi, giudica, salva diversa determinazione da parte dell'OGH, sulla base dell'imputazione originariamente formulata ed il giudice della rimessione è tenuto ad osservare il divieto della reformatio in peius nonché a rispettare la “Rechts- ansicht, von der der OGH ausgegeangen ist”. Contro la sentenza emanata a seguito del giudizio di rimessione, sono ammissibili le Nichtigkeits- beschwerden previste dal § 281 StPO.

VII

Frequenti sono stati i casi in cui la General-prokuratur si è avvalsa del potere previsto dal § 23 StPO in materia di perquisizioni locali.  Ai sensi del § 106, 1°c., StPO, chiunque può proporre “Einspruch” (reclamo) dinanzi all'autorità giudiziaria (Einzel- (richter beim Landesgericht), se reputa che nel corso delle indagini preliminari (Ermittlungs-  verfahren) il PM o la PG abbiano leso un suo diritto soggettivo in quanto è stato disposto o eseguito un atto di indagine o una misura coercitiva in violazione di legge. L'”Einspruch” va depositato presso il PM, il quale è obbligato ad esaminare, se sussiste la dedotta Rechtsverletzung. Se il PM non ravvisa l'asserita violazione di legge, è obbligato ad avvisare l'Einspruchswerber (il ricorrente) della facoltà di chiedere che il suo ricorso venga esaminato da un apposito collegio della Corte d'Appello.

VIII

Nel procedimento conclusosi con la decisione dell'OGH e rubricata sub Os 160/12g, l'Einzelrichter presso il Landesgericht aveva accolto la richiesta del  PM di procedere a perquisizione locale.  Contro questo provvedimento  l'indagato aveva proposto Einspruch, non accolto dall'Einzelrichter.  La competente sezione della Corte d'Appello aveva rigettato, anch' essa, l'Einspruch, ritenendo, come già l'Einzelrichter am Landesgericht, che difettasse la competenza di riesaminare la legittimità dell'operato della PG. L'OGH, accogliendo la Nichtigkeitsbeschwerde zur Wahrung des Gesetzes – inoltrata dalla Generalprokuratur  – aveva annullato l´ordinanza (che aveva autorizzato la perquisizione) e aveva rilevato che la PG non aveva eseguito la perquisizione " aus eigener Macht" (di propria iniziativa) – nel qual caso, per le Gesetzes-verletzungen,  avrebbe dovuto essere adito l'UVS (l'Unabhängiger Verwaltungssenat, cioè il giudice amministrativo) – ma “auf staatsanwaltschaftlicher Anweisung” (su ordine del PM), per cui l'operato della PG aveva violato il § 106, 2°c., 2° parte, in relazione al § 107, 1°c., ult. parte, StPO. In considerazione del fatto che l'asserita incompetenza dei giudici aditi costituiva una Gesetzes-verletzung, l'ordinanza veniva annullata, con rimessione del procedimento alla Corte d'Appello competente per territorio per  “neuerlicher Entscheidung”.

IX

In un altro caso, sempre a seguito di Nichtigkeitsbeschwerde zur Wahrung des Gesetzes, l'OGH, in un procedimento per truffa, ha annullato l'ordinanza del Landesgericht wegen Gesetzes-verletzung. Dopo aver interrogato l'imputato, il PM aveva disposto l' "Einstellung des Ermittlungs-verfahrens”. Il querelante aveva poi inoltrato, presso il PM, richiesta di prosecuzione del procedimento (“Antrag auf Fortführung des Verfahrens”), richiesta rigettata dal PM. Successivamente il Landesgericht, con ordinanza, aveva disposto la prosecuzione del procedimento, ritenendo che gli indizi a carico dell´imputato non fossero tali da legittimare di ritenere più probabile una condanna che un'assoluzione dell' imputato.

La Generalprokuratur, avvalendosi del disposto di cui al § 23 StPO, aveva proposto Wahrungs-beschwerde  e l'OGH (con la decisione 12 Os 37/11z) aveva ravvisato la Gesetzwidrigkeit dell'ordinanza del LG, motivando la sua decisione col fatto che compete al PM, sulla base di un  “ausreichend geklärten Sachverhalt” (sufficiente accertamento dei fatti), valutare se un'assoluzione sia più probabile di una condanna (“ob ein Frei-spruch wahrscheinlicher ist, als ein Schuldspruch”); nel primo caso, il principio di legalità postula l'Einstellung des Ermittlungsverfahrens. Nel caso de quo, secondo l'OGH, il querelante, nell'istanza di prosecuzione del procedimento, non aveva, peraltro, indicato, dettagliatamente, i motivi per cui il PM, disponendo la Verfahrenseinstellung, avrebbe ecceduto “den Rahmen des pflichtgemäßen Ermessens”, valutando in modo errato le risultanze delle inagini preliminari.

Va notato che la Generalprokuratur  è “intervenuta” e l'OGH ha emanto il suddetto provvedimento, non in un procedimento per una truffa colossale;  l'asserito Vermögensschaden (danno patrimoniale) infatti  non eccedeva…..i 500 Euro.

X

Ogni tanto capita che qualche cittadino si rivoge direttamente all'OGH, affermando di essere stato leso nei suoi diritti da un'ordinanza,  emanata da una Corte d´Appello,  allegando copia del relativo provvedimento e ritenendo che sussistano i presupposti per una Nichtigkeitsbeschwerde zur Wahrung des Gesetzes. In questi casi l'OGH dichiara l'inammissibilità della Wahrungs- beschwerde, dato che la proposizione della stessa è riservata alla competenza esclusiva della General-prokuratur;  dichiara inoltre inammissibili le censure mosse contro l'odinanza emanata dalla Corte d'Appello in quanto contro decisioni della stessa (quale Beschwerdegericht) “steht ein weiterer Rechtszug nicht zu” (non è ammissibile un'ulteriore impugnazione:  in questo senso ved. p. es. 11 Os 14/12m).

XI

Con una certa frequenza la Generalprokuratur si avvale del disposto di cui al § 23 StPO  nei casi di mancata astensione di un giudice. Il § 43 StPO prevede – tra l'altro – l'Ausgeschlossenheit di un giudice dal procedimento, se il giudice stesso o uno dei suoi prossimi congiunti ha partecipato al procedimento in qualità di PM o di difensore. Per prossimi congiunti s'intendono le persone indicate nel § 72 StGB (cod. pen.). Va rilevato che il cod. pen. austr. ha accolto  una concezione molto più ampia di “prossimi congiunti” rispetto a quanto previsto dall'art. 307, 4°c., cod. pen. it.

Sussistendo uno dei presupposti indicati nel suddetto § 43, la StPO (§ 44) prescrive, a pena di nullità di tutti gli atti del procedimento, di informare, immediatamente dopo aver avuto conoscenza del “Vorhandensein des Auschließungsgrundes”, la presidenza (o comunque il superiore) in ordine allo stesso. Inoltre l'istanza diretta ad ottenere  l'Ablehnung des Richters (ricusazione del giudice) può essere proposta da tutti coloro che sono parte nel procedimento. Anche se il motivo di astensione/ ricusazione è relativo ad uno solo dei componenti di un organo collegiale, in caso di mancata astensione da parte di uno dei giudici che lo compongono, l'Aus- schließungsgrund si “estende“ a tutti i componenti del collegio, per cui non è sufficiente la sostituzione del solo giudice in capo al quale sussiste l'Ausschließungs- grund;  è necessaria la sostituzione dell'intero collegio.

XII

Nel caso deciso dall'OGH nel procedimento rubricato sub 13 Os 130/10g (130s 136/10i),  una componente della sezione della Corte d'Appello – la quale, secondo il Geschäftsverteilungsplan (che equivale alle tabelle), era designata a decidere sulle Beschwerden della Procura della Repubblica – era sorella del PM che aveva espresso parere sulla (stessa) Beschwerde. Il PM, pertanto, sarebbe stato obbligato ad informare, senza dilazione alcuna, il proprio superiore in ordine all'esistenza dell'Ausschließungs-grund e ad astenersi da qualsiasi Verfahrenshandlung fino ad intervenuta decisione sull'Ausschließungs - grund.

Secondo la StPO austriaca, ogni componente dell'organo collegiale (sezione della Corte d'Appello) designato a decidere le Beschwerde e al quale è noto un Ausschließungsgrund,  è obbligato (ai sensi del § 44, 2°c.) ad informare tempestivamente la presidenza circa la sussistenza dello stesso. Né il PM che aveva  espresso il parere sulla Beschwerde, né uno dei componenti del  collegio chiamato a decidere sulla stessa, avevano, nel caso de quo, informato i loro superiori in ordine alla sussistenza dell'Aus-schließungsgrund. Ci mancava soltanto che, oltre alle due sorelle, nella loro funzione che sopra abbiamo visto, avesse avuto “le mani in pasta” anche il marito di una di esse (e magari anche una figlia)! “So hätte sich der Kreis unweigerlich geschlossen” e l'affare sarebbe stato risolto – interamente - in famiglia.

 XIII

Di questa relazione di parentela era venuta a conoscenza la Generalprokuratur, la quale poi aveva proposto Nichtigkeitsbeschwerde zur Wahrung des Gesetzes e l'OGH, ritenendo che l'ordinanza della Corte d'Appello costituisse una - manifesta – Gesetzesverletzung, sanzionata da nullità, aveva accolto la Wahrungsbeschwerde e aveva annullato l'ordinanza suddetta.

Questo caso comprova che la previsione – nella StPO -  della Nichtigkeitsbeschwerde zur Wahrung des Gesetzes, di esclusiva competenza della General-prokurtaur e con rilevabilità, di questa nullità,  anche dopo il passaggio in giudicato del provvedimento e senza alcun termine di decadenza, è un istituto quanto mai opportuno ed utile per assicurare il “buon andamento” della giustizia ed impedire che collusioni e “comparaggi” tra vari organi giudiziari possano avere effetti deleteri per la giustizia ed effetti dannosi per chi non  pretende null'altro ……che il (sacrosanto) diritto all'applicazione della legge penale da parte di chi – per primo – dovrebbe rispettarla o almeno contribuire a farla osservare.

Con la previsione della Nichtigkeitsbeschwerde zur Wahrung des Gesetzes si evita che la giustizia, a causa di relazioni di parentela (o di affinità), si risolva in un “affare in famiglia”,  con un grado di obiettività che è piuttosto evidente per chi non voglia chiudere entrambi gli occhi e non sia disposto a tapparsi – anche -  le orecchie; si evita che situazioni di (manifesta) incompatibilità possano tranquillamente protrarsi anche per più decenni in quanto non rilevate da chi avrebbe avuto il preciso dovere di farlo e ha invece preferito “tenersi buoni” certi “personaggi” o  comunque  non urtare la loro “suscettibilità;  da chi non solo non poteva non sapere, ma sapeva (e taceva) e non ha mosso un dito per ovviare a situazioni che in uno Stato di diritto non dovrebbero essere tollerate neppure  per un breve periodo di tempo in quanto contra legem (gesetzwidrig).  L'esigenza di porre – prontamente – rimedio a situazioni di incompatibilità non soltanto nel corso del procedimento, ma anche (se necessario!) dopo la conclusione dello stesso, si pone, ancor maggiormente, se si tratta di uffici giudiziari di ridotte o ridottissime dimensioni (p. es. di una decina di componenti) al fine di evitare che magari componenti della stessa famiglia (nessuno dei quali si è sentito in dovere di ovviare ad uno stato di siffatta, evidente, illegalità) ne facciano parte, uno, magari, in veste di requirente e l'altro in veste di giudicante;  che in situazioni del genere, alla soglia del ventunesimo secolo, una giustizia, degna di questo nome, non sia possibile, è più che palese e farebbe allibire – quasi certamente - addirittura giuristi dell'epoca postmedievale.

XIV

E´capitato pure che la Nichtigkeitsbeschwerde zur Wahrung des Gesetzes  è stata proposta dalla Generalprokuratur in casi di errori banali in cui erano incorsi i giudici di primo grado, errori dei quali – poi – non si era "accorto" chi avrebbe avuto l'obbligo di accorgersi.  E´ questo il caso di un'imputata, condannata con “Abwesenheitsurteil” (una specie di sentenza contumaciale) per il reato di ricettazione a 180 Tagessätze (da 5 Euro ciascuno) e quindi ad una pena pecuniaria di complessivi Euro 900, peraltro “bedingt nachgesehen”. L'OGH – accogliendo la Wahrungsbeschwerde – ha ritenuto (15 Os 145/11d) che il Landesgericht abbia violato i disposti di cui ai §§ 164, 2° e 4° c., ult. parte StGB e 427, 1°c., StPO.

Il § 427, 1°c., StPO prevede che se l'imputato non compare al dibattimento, può farsi luogo allo stesso e può essere pronunziata sentenza unicamente  qualora si proceda per un Vergehen (contravvenzione), abbia avuto luogo la Vernehmung (interrogatorio)  dell'imputato in ordine al reato che gli è stato contestato  e si sia proceduto a quant'altro prescritto dal suddetto disposto normativo; inoltre la citazione per il dibattimento gli deve essere stata notificata personalmente e vi èobbligo pure di notificargli copia integrale della sentenza.  L'inosservanza di tutte queste disposizioni – ai sensi del § 427, 1°c., StPO - è sanzionata da nullità (“bei sonstiger Nichtigkeit”).

Nella predetta sentenza, l'OGH ha censurato l'operato del LG in quanto l'imputata non era comparsa al dibattimento e si era proceduto allo stesso nonché all'emanazione della sentenza (di condanna per ricettazione), nonostante si trattasse di un Verbrechen (delitto) anziché di un Vergehen (contravvenzione); in altre  parole, non vi erano state le “(unabdingbaren ) gesetzlichen Voraussetzungen für die Durchführung eines Abwesenheitsverfahrens” per cui l'OGH ha annullato la sentenza di condanna per tale Gesetzesverletzung, con rimessione all'Erst-gericht.  Anche questo “intervento”  della General- prokuratur comprova che quest'organo – al quale, come abbiamo osservato nella parte introduttiva di quest'articolo, compete di fungere da supremo tutore della corretta applicazione del diritto, di assicurare la Rechtssicherheit,  ma, nel  contempo, anche la Einzelfallgerechtigkeit –  “ si muove” non soltanto nei casi di condanne elevate per reati gravi, ma pure se vi è stata una Gesetzesverletzung i cui effetti sono “lievi” (se di “lievità” può parlarsi in caso di condanna ingiusta).

 XV

Questa facoltà di “intervento” attribuita alla Generalprokuratur, è anche, - perlomeno indirettamente – uno stimolo per gli organi giudiziari di osservare – nello espletamento della loro attività- scrupolosamente le norme sia di diritto sostanziale che processuali in quanto le Gesetzesverletzungen non possono ritenersi “sanate” (e “sepolte”) una volta (per tutte) che la sentenza è passata in giudicato (o contro l'ordinanza non è più proponibile impugnazione); queste violazioni, anche se “trascurate” da chi avrebbe avuto l'obbligo di non passarle “sotto silenzio”, rimangono rilevabili sine die ad opera della General-prokuratur.

Quest'organo può avvalersi della facoltà prevista dal § 23 StPO non soltanto in caso di “abuso” del loro potere da parte di organi giudiziari - “abuso” non di rado finalizzato a praticare clientelismi o, peggio ancora,  favoritismi di vario genere, dai quali ci si aspetta naturalmente una “controprestazione” da parte del “favorito” -  ma persino se l'autorità giudiziaria si è resa responsabile di un ingiustificato ritardo.

Non di rado la Generalprokuratur  “interviene” pure nei casi di “gestzwidrigen Freisprüchen” – cioè di giustizia eccessivamente “amicale” (detta anche “ di partito”),  non rispondente a criteri di obiettività- non meno detestabile, in uno Stato di diritto, di “gesetz-widrigen Schuldsprüchen”. Interventi di questo genere si prospettano tanto più necessari quanto più viene calpestato il diritto, quanto più- per citare uno dei ministri più famosi del dopoguerra – viene meno “il rispetto religioso della Verità”. Era, questo ministro, non uno di quelli che volevano rialzare artificiosamente la loro statura, non era un cortigiano di schiena pieghevole e neppure era una persona incline al vassallaggio. Disprezzava gli “iloti” ubriachi di “gloria” e mai era stato disposto a transigere su ciò che erano i suoi principi, gli ideali di giustizia e di libertà.

La Nichtigkeitsbeschwerde zur Wahrung des Gesetzes (rilevazione della nullita per la salvaguardia della legge) rientra nella categoria dei Rechtsbehelfe, insieme alla Wiedereinsetzung in den vorigen Stand (restituzione nel termine), alla Wiederaufnahme (revisione), alla Erneuerung des Strafverfahrens (rinnovazione del procedimento penale)* e alla nachträglichen Änderung der Strafe (modifica della pena dopo il passaggio in giudicato della sentenza).

*Se con una sentenza della Corte europea dei Diritti dell'Uomo viene accertata la violazione della Convenzione conclusa a Roma il 4.11.1950 o di uno dei Protocolli aggiuntivi alla medesima, l'OGH, su istanza del condannato o della Generalprokuratur, procede alla rinnovazione del procedimento se non può essere escluso che la violazione di una disposizione della Convenzione suddetta abbia potuto avere effetti pregiudizievoli sulla sentenza di condanna. L'istanza deve essere depositata presso l'OGH e se la stessa è stata proposta dalla General-prokuratur, l'imputato deve essere avvisato dell'inizio del procedimento.

Il § 23 della StPO austriaca prevede che la Generalprokuratur presso l'OGH ha facoltà di rilevare – d'ufficio o su richiesta del ministero della Giustizia – nullità,  dalle quali sono affette sentenze penali o altri provvedimenti emanati nel corso di un procedimento penale oppure derivati da un'errata applicazione della legge penale da parte di un organo della giustizia penale . Ciò anche dopo il passaggio in giudicato della decisione e anche se le persone che sarebbero state legittimate a proporre impugnazione, non si sono avvalse di questa facoltà loro spettante entro i termini prescritti da mezzi di impugnazione “ordinari”.

II

Per la rilevazione e proposizione della Nichtigkeitsbeschwerde zur Wahrung des Gesetzes (detta anche Wahrungsbeschwerde), non è previsto un termine di decadenza  ("steht unbefristet zu"). Con la previsione di quest'istituto si persegue lo scopo di assicurare la Einzelfall- gerechtigkeit (giustizia del caso singolo) in favore di chi è stato ingiustamente condannato. Le Procure della Repubblica sono obbligate ad informare la Oberstaatsanwaltschaft (Procura Generale presso la Corte d'Appello) in tutti i casi in cui reputano che sia necessaria una Nichtigkeitsbeschwerde zur Wahrung des Gesetzes. Spetta poi all'Oberstaats - anwaltschaft  decidere, se  gli atti debbano, o meno, essere trasmessi alla Generalprokuratur  presso l'OHG. Inoltre ogni persona ha facoltà di sollecitare la proposizione di una Nichtigkeits- beschwerde zur Wahrung des Gesetzes.

Con questo tipo di Beschwerde possono essere fatti valere – ex post – errores in iudicando, come per esempio errori commessi in sede di Haft-prüfungsverhandlung. Inoltre  quelli che hanno condotto ad un'errata determinazione delle spese; questa Beschwerde è proponibile persino contro ordinanze di rinvio (“fehlerhafte Vertagungs- beschlüsse”).

La Nichtigkeitsbeschwerde zur Wahrung des Gesetzes può essere proposta anche dopo la morte del condannato e la nullità è rilevabile (secondo la giurisprudenza più recente) pure nei casi di evidenti errori (o negligenze manifeste) imputabili ai difensori.

III

Per quanto concerne le decisioni discrezionali, contro le stesse la Nichtigkeitsbeschwerde non è ammissibile, se il giudice ha motivato adeguatamente il proprio convincimento e non ha, comunque, sconfinato nella Willkürlichkeit  (cioè nell'arbitrio),  nel qual caso va ravvisata la Gesetzwidrigkeit.  L'esempio che, comunemente, viene fatto, è quello in cui il giudice, in sede di determinazione della pena pecuniaria, fissa un Tagessatz sulla base di un reddito netto dell'imputato meramente presunto, mentre il medesimo avrebbe potuto essere accertato agevolmente sulla base della dichiarazione dei redditi regolarmente presentata dall'imputato.

Come sopra accennato, la Nichtigkeits- beschwerde zur Wahrung des Gesetzes  è proposta – d'ufficio o su richiesta del ministero della Giustizia – dalla Generalprokuratur  presso l'OGH. Inoltre qualsiasi persona (ivi compreso il condan- nato), ha facoltà di informare la Generalprokuratur  presso l'Höchstgericht, di violazioni di legge e di sollecitare  la suddetta Nichtigkeitsbeschwerde,  però senza che da ciò derivi un Rechtsanspruch in favore di chi ha sollecitato la proposizione di una Beschwerde di tal genere.

 IV

A questo punto appare opportuno qualche cenno in ordine alla posizione della General-prokuratur presso l'OGH,  cioè della Procura Generale presso la Suprema Corte, che ha una Sonderstellung in quanto il Generalprokurator  è soggetto alla “Dienstaufsicht” del ministero della Giustizia, ma non alla “Fachaufsicht” da parte del medesimo. Non compete alla Generalprokuratur presso l'OGH, alcuna Weisungsbefugnis (facoltà di impartire direttive), né nei confronti delle Procure della Repubblica,  né nei confronti dei Procuratori Generali presso le Corti d'Appello.  Inoltre non è “Träger der Anklage” (non è un prosecutor di anglosassone memoria), essendo la sua funzione largamente prevalente  quella di “Unterstützung des OGH”.

La Generalprokuratur presso l'OGH non ha la funzione di “Verfolger des Rechts”, ma quella di “Wahrer des Rechts”, quella di essere “oberster Wächter der richtigen Anwendung des Gesetzes” (sommo tutore della retta applicazione della legge), di assicurare, in ultima “istanza”,  la “gesetzestreue Strafrechtspflege” e, di conseguenza, la tutela dei diritti fondamentali riconosciuti alla persona.

La Generalprokuratur partecipa ai procedi- menti dinanzi all'OGH  e  ai procedimenti disciplinari contro notai, giudici, avvocati e membri del Verwaltungsgerichtshof (che equivale al Consiglio di Stato) nonché ai procedimenti di destituzione contro membri della Corte costituzionale (Verfassungsgerichtshof); essa è tenuta “zur Erstattung von Stellungnahmen,  se, nei procedimenti (svoltisi dinanzi a Schöffen- o a Geschworenengerichte) è stata sollevata Nichtigkeitsbeschwerde (eccepita una nullità).

Già abbiamo accennato al fatto che il General-prokurator presso l'OGH, a differenza di quanto previsto per il Procuratore Generale presso le Corti d'Appello nei confronti dei Procuratori della Repubblica, non è dotato del Weisungsrecht; inoltre non gli compete neppure il c.d. Aufsichts-recht (diritto di sorveglianza) nei confronti delle Procure della Repubblica e delle Procure Generali presso le Corti d'Appello.  E´ stato osservato che la Generalprokuratur  presso l'OGH “steht außerhalb jeder Verantwortung für die Tätigkeiten” (non è in alcun modo responsabile dell'operato)  dei due organi predetti. La Generalprokuratur non solo non deve condividere le tesi prospettate dalle Anklage - behörden (Procure della Repubblica e Procure Generali presso le Corti d'Appello), ma può sostenere  anche una tesi contraria, senza che ciò implichi una rinuncia all' impugnazione proposta dalle Anklagebehörden.

I PM sono obbligati ad informare il Procuratore Generale presso la Corte d'Appello territorialmente competente delle violazioni di legge di cui vengono a conoscenza e al Procuratore Generale presso la Corte d'Appello compete di valutare, se gli atti del procedimento siano o meno da trasmettere alla Generalprokuratur presso l'Höchstgericht.

V

Non sussistono i presupposti per la proposizione di una Nichtigkeitsbeschwerde zur Wahrung des Gesetzes, se una senteza  “entspricht der herrschenden Judikatur des OGH” (se viene seguita la giurisprudenza dominante della S.C.).

La Nichtigkeitsbeschwerde deve essere depositata presso l'OGH e al condannato o al suo difensore deve essere notificata copia di tale Beschwerde, con avvertenza che entro un congruo termine (che deve essere indicato),  ha facoltà di presentare le proprie osservazioni.  Il condannato deve essere informato del giorno e dell'ora in cui si terrà  l'udienza presso l'OGH e che gli spetta la facoltà di intervenire alla stessa. Non v i  è obbligo di provvedere a questo adempimento se il luogo di residenza o di dimora del condannato non sono noti o se l'accertamento dei medesimi non è possibile “ohne besonderen Verfahrensaufwand”.

VI

Al di fuori della dichiarazione di  inammissibilità della Beschwerde, l'OGH accerta se la sentenza o il provvedimento sono rechtswidrig o meno e qualora ritenga l' illegittimità di una sentenza di condanna dell'imputato, ha facoltà di pronunziare direttamente sentenza di assoluzione, di qualificare il fatto diversamente (rispettando però il divieto di reformatio in peius)  oppure di disporre un nuovo giudizio dinanzi al giudice  competente (a quest'ultima soluzione si ricorre, se viene rilevata la Gesetzwidrigkeit di un' ordinanza).

Se la nullità si è verficata prima dell'inizio del giudizio di primo grado, il giudice, al quale gli atti vengono rimessi, giudica, salva diversa determinazione da parte dell'OGH, sulla base dell'imputazione originariamente formulata ed il giudice della rimessione è tenuto ad osservare il divieto della reformatio in peius nonché a rispettare la “Rechts- ansicht, von der der OGH ausgegeangen ist”. Contro la sentenza emanata a seguito del giudizio di rimessione, sono ammissibili le Nichtigkeits- beschwerden previste dal § 281 StPO.

VII

Frequenti sono stati i casi in cui la General-prokuratur si è avvalsa del potere previsto dal § 23 StPO in materia di perquisizioni locali.  Ai sensi del § 106, 1°c., StPO, chiunque può proporre “Einspruch” (reclamo) dinanzi all'autorità giudiziaria (Einzel- (richter beim Landesgericht), se reputa che nel corso delle indagini preliminari (Ermittlungs-  verfahren) il PM o la PG abbiano leso un suo diritto soggettivo in quanto è stato disposto o eseguito un atto di indagine o una misura coercitiva in violazione di legge. L'”Einspruch” va depositato presso il PM, il quale è obbligato ad esaminare, se sussiste la dedotta Rechtsverletzung. Se il PM non ravvisa l'asserita violazione di legge, è obbligato ad avvisare l'Einspruchswerber (il ricorrente) della facoltà di chiedere che il suo ricorso venga esaminato da un apposito collegio della Corte d'Appello.

VIII

Nel procedimento conclusosi con la decisione dell'OGH e rubricata sub Os 160/12g, l'Einzelrichter presso il Landesgericht aveva accolto la richiesta del  PM di procedere a perquisizione locale.  Contro questo provvedimento  l'indagato aveva proposto Einspruch, non accolto dall'Einzelrichter.  La competente sezione della Corte d'Appello aveva rigettato, anch' essa, l'Einspruch, ritenendo, come già l'Einzelrichter am Landesgericht, che difettasse la competenza di riesaminare la legittimità dell'operato della PG. L'OGH, accogliendo la Nichtigkeitsbeschwerde zur Wahrung des Gesetzes – inoltrata dalla Generalprokuratur  – aveva annullato l´ordinanza (che aveva autorizzato la perquisizione) e aveva rilevato che la PG non aveva eseguito la perquisizione " aus eigener Macht" (di propria iniziativa) – nel qual caso, per le Gesetzes-verletzungen,  avrebbe dovuto essere adito l'UVS (l'Unabhängiger Verwaltungssenat, cioè il giudice amministrativo) – ma “auf staatsanwaltschaftlicher Anweisung” (su ordine del PM), per cui l'operato della PG aveva violato il § 106, 2°c., 2° parte, in relazione al § 107, 1°c., ult. parte, StPO. In considerazione del fatto che l'asserita incompetenza dei giudici aditi costituiva una Gesetzes-verletzung, l'ordinanza veniva annullata, con rimessione del procedimento alla Corte d'Appello competente per territorio per  “neuerlicher Entscheidung”.

IX

In un altro caso, sempre a seguito di Nichtigkeitsbeschwerde zur Wahrung des Gesetzes, l'OGH, in un procedimento per truffa, ha annullato l'ordinanza del Landesgericht wegen Gesetzes-verletzung. Dopo aver interrogato l'imputato, il PM aveva disposto l' "Einstellung des Ermittlungs-verfahrens”. Il querelante aveva poi inoltrato, presso il PM, richiesta di prosecuzione del procedimento (“Antrag auf Fortführung des Verfahrens”), richiesta rigettata dal PM. Successivamente il Landesgericht, con ordinanza, aveva disposto la prosecuzione del procedimento, ritenendo che gli indizi a carico dell´imputato non fossero tali da legittimare di ritenere più probabile una condanna che un'assoluzione dell' imputato.

La Generalprokuratur, avvalendosi del disposto di cui al § 23 StPO, aveva proposto Wahrungs-beschwerde  e l'OGH (con la decisione 12 Os 37/11z) aveva ravvisato la Gesetzwidrigkeit dell'ordinanza del LG, motivando la sua decisione col fatto che compete al PM, sulla base di un  “ausreichend geklärten Sachverhalt” (sufficiente accertamento dei fatti), valutare se un'assoluzione sia più probabile di una condanna (“ob ein Frei-spruch wahrscheinlicher ist, als ein Schuldspruch”); nel primo caso, il principio di legalità postula l'Einstellung des Ermittlungsverfahrens. Nel caso de quo, secondo l'OGH, il querelante, nell'istanza di prosecuzione del procedimento, non aveva, peraltro, indicato, dettagliatamente, i motivi per cui il PM, disponendo la Verfahrenseinstellung, avrebbe ecceduto “den Rahmen des pflichtgemäßen Ermessens”, valutando in modo errato le risultanze delle inagini preliminari.

Va notato che la Generalprokuratur  è “intervenuta” e l'OGH ha emanto il suddetto provvedimento, non in un procedimento per una truffa colossale;  l'asserito Vermögensschaden (danno patrimoniale) infatti  non eccedeva…..i 500 Euro.

X

Ogni tanto capita che qualche cittadino si rivoge direttamente all'OGH, affermando di essere stato leso nei suoi diritti da un'ordinanza,  emanata da una Corte d´Appello,  allegando copia del relativo provvedimento e ritenendo che sussistano i presupposti per una Nichtigkeitsbeschwerde zur Wahrung des Gesetzes. In questi casi l'OGH dichiara l'inammissibilità della Wahrungs- beschwerde, dato che la proposizione della stessa è riservata alla competenza esclusiva della General-prokuratur;  dichiara inoltre inammissibili le censure mosse contro l'odinanza emanata dalla Corte d'Appello in quanto contro decisioni della stessa (quale Beschwerdegericht) “steht ein weiterer Rechtszug nicht zu” (non è ammissibile un'ulteriore impugnazione:  in questo senso ved. p. es. 11 Os 14/12m).

XI

Con una certa frequenza la Generalprokuratur si avvale del disposto di cui al § 23 StPO  nei casi di mancata astensione di un giudice. Il § 43 StPO prevede – tra l'altro – l'Ausgeschlossenheit di un giudice dal procedimento, se il giudice stesso o uno dei suoi prossimi congiunti ha partecipato al procedimento in qualità di PM o di difensore. Per prossimi congiunti s'intendono le persone indicate nel § 72 StGB (cod. pen.). Va rilevato che il cod. pen. austr. ha accolto  una concezione molto più ampia di “prossimi congiunti” rispetto a quanto previsto dall'art. 307, 4°c., cod. pen. it.

Sussistendo uno dei presupposti indicati nel suddetto § 43, la StPO (§ 44) prescrive, a pena di nullità di tutti gli atti del procedimento, di informare, immediatamente dopo aver avuto conoscenza del “Vorhandensein des Auschließungsgrundes”, la presidenza (o comunque il superiore) in ordine allo stesso. Inoltre l'istanza diretta ad ottenere  l'Ablehnung des Richters (ricusazione del giudice) può essere proposta da tutti coloro che sono parte nel procedimento. Anche se il motivo di astensione/ ricusazione è relativo ad uno solo dei componenti di un organo collegiale, in caso di mancata astensione da parte di uno dei giudici che lo compongono, l'Aus- schließungsgrund si “estende“ a tutti i componenti del collegio, per cui non è sufficiente la sostituzione del solo giudice in capo al quale sussiste l'Ausschließungs- grund;  è necessaria la sostituzione dell'intero collegio.

XII

Nel caso deciso dall'OGH nel procedimento rubricato sub 13 Os 130/10g (130s 136/10i),  una componente della sezione della Corte d'Appello – la quale, secondo il Geschäftsverteilungsplan (che equivale alle tabelle), era designata a decidere sulle Beschwerden della Procura della Repubblica – era sorella del PM che aveva espresso parere sulla (stessa) Beschwerde. Il PM, pertanto, sarebbe stato obbligato ad informare, senza dilazione alcuna, il proprio superiore in ordine all'esistenza dell'Ausschließungs-grund e ad astenersi da qualsiasi Verfahrenshandlung fino ad intervenuta decisione sull'Ausschließungs - grund.

Secondo la StPO austriaca, ogni componente dell'organo collegiale (sezione della Corte d'Appello) designato a decidere le Beschwerde e al quale è noto un Ausschließungsgrund,  è obbligato (ai sensi del § 44, 2°c.) ad informare tempestivamente la presidenza circa la sussistenza dello stesso. Né il PM che aveva  espresso il parere sulla Beschwerde, né uno dei componenti del  collegio chiamato a decidere sulla stessa, avevano, nel caso de quo, informato i loro superiori in ordine alla sussistenza dell'Aus-schließungsgrund. Ci mancava soltanto che, oltre alle due sorelle, nella loro funzione che sopra abbiamo visto, avesse avuto “le mani in pasta” anche il marito di una di esse (e magari anche una figlia)! “So hätte sich der Kreis unweigerlich geschlossen” e l'affare sarebbe stato risolto – interamente - in famiglia.

 XIII

Di questa relazione di parentela era venuta a conoscenza la Generalprokuratur, la quale poi aveva proposto Nichtigkeitsbeschwerde zur Wahrung des Gesetzes e l'OGH, ritenendo che l'ordinanza della Corte d'Appello costituisse una - manifesta – Gesetzesverletzung, sanzionata da nullità, aveva accolto la Wahrungsbeschwerde e aveva annullato l'ordinanza suddetta.

Questo caso comprova che la previsione – nella StPO -  della Nichtigkeitsbeschwerde zur Wahrung des Gesetzes, di esclusiva competenza della General-prokurtaur e con rilevabilità, di questa nullità,  anche dopo il passaggio in giudicato del provvedimento e senza alcun termine di decadenza, è un istituto quanto mai opportuno ed utile per assicurare il “buon andamento” della giustizia ed impedire che collusioni e “comparaggi” tra vari organi giudiziari possano avere effetti deleteri per la giustizia ed effetti dannosi per chi non  pretende null'altro ……che il (sacrosanto) diritto all'applicazione della legge penale da parte di chi – per primo – dovrebbe rispettarla o almeno contribuire a farla osservare.

Con la previsione della Nichtigkeitsbeschwerde zur Wahrung des Gesetzes si evita che la giustizia, a causa di relazioni di parentela (o di affinità), si risolva in un “affare in famiglia”,  con un grado di obiettività che è piuttosto evidente per chi non voglia chiudere entrambi gli occhi e non sia disposto a tapparsi – anche -  le orecchie; si evita che situazioni di (manifesta) incompatibilità possano tranquillamente protrarsi anche per più decenni in quanto non rilevate da chi avrebbe avuto il preciso dovere di farlo e ha invece preferito “tenersi buoni” certi “personaggi” o  comunque  non urtare la loro “suscettibilità;  da chi non solo non poteva non sapere, ma sapeva (e taceva) e non ha mosso un dito per ovviare a situazioni che in uno Stato di diritto non dovrebbero essere tollerate neppure  per un breve periodo di tempo in quanto contra legem (gesetzwidrig).  L'esigenza di porre – prontamente – rimedio a situazioni di incompatibilità non soltanto nel corso del procedimento, ma anche (se necessario!) dopo la conclusione dello stesso, si pone, ancor maggiormente, se si tratta di uffici giudiziari di ridotte o ridottissime dimensioni (p. es. di una decina di componenti) al fine di evitare che magari componenti della stessa famiglia (nessuno dei quali si è sentito in dovere di ovviare ad uno stato di siffatta, evidente, illegalità) ne facciano parte, uno, magari, in veste di requirente e l'altro in veste di giudicante;  che in situazioni del genere, alla soglia del ventunesimo secolo, una giustizia, degna di questo nome, non sia possibile, è più che palese e farebbe allibire – quasi certamente - addirittura giuristi dell'epoca postmedievale.

XIV

E´capitato pure che la Nichtigkeitsbeschwerde zur Wahrung des Gesetzes  è stata proposta dalla Generalprokuratur in casi di errori banali in cui erano incorsi i giudici di primo grado, errori dei quali – poi – non si era "accorto" chi avrebbe avuto l'obbligo di accorgersi.  E´ questo il caso di un'imputata, condannata con “Abwesenheitsurteil” (una specie di sentenza contumaciale) per il reato di ricettazione a 180 Tagessätze (da 5 Euro ciascuno) e quindi ad una pena pecuniaria di complessivi Euro 900, peraltro “bedingt nachgesehen”. L'OGH – accogliendo la Wahrungsbeschwerde – ha ritenuto (15 Os 145/11d) che il Landesgericht abbia violato i disposti di cui ai §§ 164, 2° e 4° c., ult. parte StGB e 427, 1°c., StPO.

Il § 427, 1°c., StPO prevede che se l'imputato non compare al dibattimento, può farsi luogo allo stesso e può essere pronunziata sentenza unicamente  qualora si proceda per un Vergehen (contravvenzione), abbia avuto luogo la Vernehmung (interrogatorio)  dell'imputato in ordine al reato che gli è stato contestato  e si sia proceduto a quant'altro prescritto dal suddetto disposto normativo; inoltre la citazione per il dibattimento gli deve essere stata notificata personalmente e vi èobbligo pure di notificargli copia integrale della sentenza.  L'inosservanza di tutte queste disposizioni – ai sensi del § 427, 1°c., StPO - è sanzionata da nullità (“bei sonstiger Nichtigkeit”).

Nella predetta sentenza, l'OGH ha censurato l'operato del LG in quanto l'imputata non era comparsa al dibattimento e si era proceduto allo stesso nonché all'emanazione della sentenza (di condanna per ricettazione), nonostante si trattasse di un Verbrechen (delitto) anziché di un Vergehen (contravvenzione); in altre  parole, non vi erano state le “(unabdingbaren ) gesetzlichen Voraussetzungen für die Durchführung eines Abwesenheitsverfahrens” per cui l'OGH ha annullato la sentenza di condanna per tale Gesetzesverletzung, con rimessione all'Erst-gericht.  Anche questo “intervento”  della General- prokuratur comprova che quest'organo – al quale, come abbiamo osservato nella parte introduttiva di quest'articolo, compete di fungere da supremo tutore della corretta applicazione del diritto, di assicurare la Rechtssicherheit,  ma, nel  contempo, anche la Einzelfallgerechtigkeit –  “ si muove” non soltanto nei casi di condanne elevate per reati gravi, ma pure se vi è stata una Gesetzesverletzung i cui effetti sono “lievi” (se di “lievità” può parlarsi in caso di condanna ingiusta).

 XV

Questa facoltà di “intervento” attribuita alla Generalprokuratur, è anche, - perlomeno indirettamente – uno stimolo per gli organi giudiziari di osservare – nello espletamento della loro attività- scrupolosamente le norme sia di diritto sostanziale che processuali in quanto le Gesetzesverletzungen non possono ritenersi “sanate” (e “sepolte”) una volta (per tutte) che la sentenza è passata in giudicato (o contro l'ordinanza non è più proponibile impugnazione); queste violazioni, anche se “trascurate” da chi avrebbe avuto l'obbligo di non passarle “sotto silenzio”, rimangono rilevabili sine die ad opera della General-prokuratur.

Quest'organo può avvalersi della facoltà prevista dal § 23 StPO non soltanto in caso di “abuso” del loro potere da parte di organi giudiziari - “abuso” non di rado finalizzato a praticare clientelismi o, peggio ancora,  favoritismi di vario genere, dai quali ci si aspetta naturalmente una “controprestazione” da parte del “favorito” -  ma persino se l'autorità giudiziaria si è resa responsabile di un ingiustificato ritardo.

Non di rado la Generalprokuratur  “interviene” pure nei casi di “gestzwidrigen Freisprüchen” – cioè di giustizia eccessivamente “amicale” (detta anche “ di partito”),  non rispondente a criteri di obiettività- non meno detestabile, in uno Stato di diritto, di “gesetz-widrigen Schuldsprüchen”. Interventi di questo genere si prospettano tanto più necessari quanto più viene calpestato il diritto, quanto più- per citare uno dei ministri più famosi del dopoguerra – viene meno “il rispetto religioso della Verità”. Era, questo ministro, non uno di quelli che volevano rialzare artificiosamente la loro statura, non era un cortigiano di schiena pieghevole e neppure era una persona incline al vassallaggio. Disprezzava gli “iloti” ubriachi di “gloria” e mai era stato disposto a transigere su ciò che erano i suoi principi, gli ideali di giustizia e di libertà.