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Via le mascherine da venerdì. In arrivo le nuove disposizioni Covid

Via le mascherine all'aperto
Via le mascherine all'aperto

Il ministero della Salute si avvia a revocare l’obbligo delle mascherine all’aperto su tutto il territorio nazionale. Andrea Costa, sottosegretario alla Salute, preannuncia che: “dall’11 febbraio in zona bianca niente mascherine all’aperto”.

In relazione allo stato di emergenza ha dichiarato, invece, che a fine marzo potrebbero esserci le condizioni per non prorogarlo. Questo è un segno di speranza per tutti gli italiani.

Subito dopo sarà l'occasione per decidere se toglierle anche in zona gialla e arancione con un provvedimento del Ministero della Salute condiviso con il Cts.

Ma direi che già oggi non vedo grandi differenze tra zone gialle e arancioni perchè i contagi sono in calo e la campagna vaccinale va molto bene. Bisogna dare un segnale positivo ai cittadini" ha aggiunto.

 

Covid e dose booster, la situazione attuale

Durante il programma andato in onda su la7, Tagadà, il sottosegretario ha ricordato che "mancano ancora 12-13 milioni di dosi booster. Se procediamo con questo ritmo in 30-40 giorni è facile pensare che per metà marzo avremmo completato la dose booster a 49 milioni di concittadini.

Da lì sicuramente inizierà una nuova fase e così come abbiamo introdotto gradualmente le restrizioni con la gradualità inizieremo l'allentamento delle misure, anche per gli stadi.

Anche le sale da ballo e discoteche sono attualmente chiuse, ma se non ci saranno ulteriori decisioni l’11 febbraio, potranno riprendere le attività, ovviamente con obbligo di Green Pass e mascherina.

La capienza sarà limitata e sarà esclusa la riapertura in zona rossa. Allo stato dei fatti la pandemia sempre aver superato il picco – raggiunto soprattutto nel periodo natalizio e settimane seguenti- e si ipotizza la possibilità di poter uscire dall’emergenza seppur con molta attenzione.

Sul fronte scuola “abbiamo posto in essere una semplificazione importante - ha dichiarato Costa. Ricordo - aggiunge il sottosegretario - che sia per quanto riguarda la scuola dell'infanzia sia la scuola primaria abbiamo portato a 5 i casi di positività in cui è prevista la didattica a distanza e i dati statistici - ha evidenziato - ci dicono che tutte le classi che fino ad oggi sono finite in didattica a distanza avevano contemporaneamente non più di 2 o 3 casi.

Quindi io a livello pratico credo che sarà molto difficile avere 5 positivi in un'aula anche a fronte del numero di vaccinati che cresce giorno dopo giorno.

Quindi - ha concluso - mi pare un provvedimento che va a tutelare la scuola in presenza".

 

Covid: i numeri di oggi

I contagi sono diminuiti del 30% in una sola settimana, ma i numeri dei decessi ancora destano preoccupazione, nella giornata di oggi 326 con 41.247 nuovi casi su 393.663 tamponi effettuati. Si auspica una ripresa, ma soprattutto si spera in una collaborazione generale, soprattutto per queste “ultime” settimane.

Gli italiano contagiati dal Covid dall’inizio della pandemia sono 11.663.338, secondo quanto contenuto nei dati del ministero della Salute. Attualmente i positivi sono 1.990.701, in calo di 82.547 nelle ultime 24 ore, i morti sono invece 149.097.