Non nasco imparato
Bologna, 4 luglio 2016
Non nasco imparato
Non sono tipo da captatio benevolentiae, tuttavia, sperando di non essere male interpretato, sento il bisogno di scrivere due righe sulla novità dell’ultima settimana di Filodiritto: la pubblicazione dei video e la creazione della relativa sezione.
A testimonianza del fatto che le cose devono maturare col tempo, una decina di anni fa creammo su YouTube la pagina Filodiritto TV. Forse fu un atto di megalomania, sicuramente allora non eravamo pronti per compiere il passo dei video.
Oggi sento che siamo maturi, come strumenti a disposizione, come capacità di coinvolgere esperti nelle diverse materie, come traffico, come aspirazione a diventare un portale, come potenziale completezza di contenuti e, non ultimo, come desiderio di distinguerci.
Penso che l’introduzione dei video debba costituire un naturale ma graduale passo nell’evoluzione di Filodiritto, destinato a completarne la proposta di contenuti, non certo a sostituire i tradizionali strumenti degli approfondimenti e delle notizie testuali.
L’occasione della riforma costituzionale era troppo importante per non pensare di partire da interviste a professori universitari disposti a spiegare le proprie ragioni, per il no e per il sì al prossimo referendum.
Li ringrazio per la disponibilità e sinceramente sono orgoglioso per il fatto che Filodiritto possa contribuire a fare chiarezza e ad aiutare – chi avrà voglia di informarsi – ad esprimere il proprio voto, con maggior cognizione di causa di quanto potranno consentire eventi e dibattiti, anche televisivi.
Credo infatti che una scelta così importante, oltre che il confronto, richieda il silenzio e la concentrazione che solo la fruizione del video può dare.
È solo un inizio e voglio sin da ora ricordare che non nasco imparato e quindi evito proclami di indipendenza, serietà, autonomia, sobrietà, ecc. ecc. ecc..
Ammesso che abbia le capacità di scrivere, non so di certo se ho quelle di intervistare o, come preferisco, di essere in grado, maieuticamente, di sollecitare il mio interlocutore a illustrare argomenti e istituti, esprimere pareri, rilevare contraddizioni.
In poche parole, a mettere un po’ di sale nel dibattito giuridico.
Cercherò di imparare, di aggiustarmi, di sperimentare, di valutare i diversi contesti, e di crescere col tempo.
Accetto consigli.
Bologna, 4 luglio 2016
Non nasco imparato
Non sono tipo da captatio benevolentiae, tuttavia, sperando di non essere male interpretato, sento il bisogno di scrivere due righe sulla novità dell’ultima settimana di Filodiritto: la pubblicazione dei video e la creazione della relativa sezione.
A testimonianza del fatto che le cose devono maturare col tempo, una decina di anni fa creammo su YouTube la pagina Filodiritto TV. Forse fu un atto di megalomania, sicuramente allora non eravamo pronti per compiere il passo dei video.
Oggi sento che siamo maturi, come strumenti a disposizione, come capacità di coinvolgere esperti nelle diverse materie, come traffico, come aspirazione a diventare un portale, come potenziale completezza di contenuti e, non ultimo, come desiderio di distinguerci.
Penso che l’introduzione dei video debba costituire un naturale ma graduale passo nell’evoluzione di Filodiritto, destinato a completarne la proposta di contenuti, non certo a sostituire i tradizionali strumenti degli approfondimenti e delle notizie testuali.
L’occasione della riforma costituzionale era troppo importante per non pensare di partire da interviste a professori universitari disposti a spiegare le proprie ragioni, per il no e per il sì al prossimo referendum.
Li ringrazio per la disponibilità e sinceramente sono orgoglioso per il fatto che Filodiritto possa contribuire a fare chiarezza e ad aiutare – chi avrà voglia di informarsi – ad esprimere il proprio voto, con maggior cognizione di causa di quanto potranno consentire eventi e dibattiti, anche televisivi.
Credo infatti che una scelta così importante, oltre che il confronto, richieda il silenzio e la concentrazione che solo la fruizione del video può dare.
È solo un inizio e voglio sin da ora ricordare che non nasco imparato e quindi evito proclami di indipendenza, serietà, autonomia, sobrietà, ecc. ecc. ecc..
Ammesso che abbia le capacità di scrivere, non so di certo se ho quelle di intervistare o, come preferisco, di essere in grado, maieuticamente, di sollecitare il mio interlocutore a illustrare argomenti e istituti, esprimere pareri, rilevare contraddizioni.
In poche parole, a mettere un po’ di sale nel dibattito giuridico.
Cercherò di imparare, di aggiustarmi, di sperimentare, di valutare i diversi contesti, e di crescere col tempo.
Accetto consigli.