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Pagelle per i lavoratori della Pubblica Amministrazione in smart working

il dono del giorno
Ph. Ermes Galli / il dono del giorno

A causa dell’attuale condizione pandemica, ai sensi dell’art. 87 D.L. n.18 del 2020, si è disposta l'attuazione del lavoro agile nel settore pubblico anche in assenza degli accordi individuali previsti dalla normativa vigente e l'assolvimento in via telematica degli obblighi di informativa.

 

Smart Working: norme

Il suddetto art. 87 ha inizialmente disposto che per il periodo emergenziale il lavoro agile o cosiddetto “smart working”, potesse essere applicato a qualsiasi rapporto di lavoro subordinato, e quindi costituisse la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa delle pubbliche amministrazioni, al fine di limitare la presenza sul posto di lavoro dei dipendenti pubblici ma garantire l’esecuzione delle attività indifferibili.

Successivamente, il Decreto Rilancio ha integrato e modificato la disciplina, per consentire alla P.A. di avviare una progressiva riapertura di tutti gli uffici pubblici.

In particolare, l'articolo 263 del decreto Rilancio dispone che la Pubblica Amministrazione possa ricorrere al lavoro agile anche in assenza di accordi individuali, almeno fino alla definizione della disciplina del lavoro agile da parte dei contratti collettivi, ma comunque, non oltre il 31 dicembre 2021. Il suddetto articolo ha consentito alle amministrazioni di consentire il rientro al lavoro in presenza anche del personale non adibito ad attività indifferibili ed urgenti.

Il Decreto Rilancio ha altresì eliminato la soglia minima di ricorso al lavoro agile prevista in precedenza e che era pari al 50 per cento del personale.

 

Smart Working: pianificazione e valutazione del lavoro

È necessario, al fine di consentire la continuità e l’efficienza dei servizi ai cittadini, pur adottando il lavoro agile, che la PA elabori, entro il 31 gennaio di ciascun anno, il Piano organizzativo del lavoro agile (POLA), successivamente sostituito e integrato nel Piano integrato di attività e organizzazione (Piao), prevedendo che possa avvalersi della modalità agile per lo svolgimento della prestazione lavorativa almeno il 15 per cento del personale.

Il Piano ha una durata triennale, e dovrà essere aggiornato annualmente. La sua funzione è quella di definire gli obiettivi della performance; gestione del capitale umano; sviluppo organizzativo; obiettivi formativi e valorizzazione delle risorse interne; reclutamento; trasparenza ed anti-corruzione; pianificazione delle attività; individuazione delle procedure da semplificare e ridisegnare; accesso fisico e digitale; parità di genere; monitoraggio degli esiti procedimentali e dell'impatto sugli utenti. 

Inoltre, il Piano definisce le modalità di monitoraggio degli esiti, le cosiddette pagelle, con cadenza periodica, anche attraverso rilevazioni della soddisfazione degli stessi utenti. La PA sarà tenuta a stabile i criteri per la misurazione della produttività e qualora si dovesse riscontrare un abbassamento della qualità del lavoro in smart working il lavoratore sarà richiamato a svolgere la su mansione in presenza.