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Ristorazione collettiva: in arrivo cento milioni

Contributi per riduzione del fatturato fino a 10.000 euro ciascuno
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Ristorazione collettiva: un settore da risollevare

Il settore della ristorazione collettiva rientra senza dubbio tra i settori più colpiti dalla pandemia. Ad ogni impennata della curva dei contagi e ad ogni timore di un possibile aumento dei casi, il Governo si trovava ad intervenire su settori che –ad avviso degli esperti – costituivano il rischio maggiore e –nella maggior parte dei casi – la soluzione migliore si rivelava chiudere le serrande e abbassare la saracinesca.
 

Ristorazione: in arrivo un respiro di sollievo

Riconosciuta la “funzione sociale” che questo settore svolge nella nostra comunità, il Governo ha deciso di risollevarlo, fornendo aiuti ai ristoratori, che, dopo il disastro economico causato dalla pandemia, si vedevano inabissarsi in debiti e prestiti.

Si è prevista, in sede di conversione in legge del “Sostegni bis”, “l’erogazione di 100 milioni di euro di contributi a fondo perduto alle imprese dei servizi di ristorazione collettiva, mense e catering, che sono state particolarmente colpite durante l’emergenza Covid”.
 

Chi può richiedere il contributo?

Tutte le imprese che, nel corso del 2020, hanno registrato “una riduzione del fatturato non inferiore al 15% rispetto al fatturato del 2019 e che svolgono servizi di ristorazione definiti da un contratto con un committente, pubblico o privato, per la ristorazione non occasionale di una comunità delimitata e definita” potranno richiedere il contributo in parola. 

Sono inclusi nel concetto di ristorazione collettivaristorazione per scuole, uffici, università, caserme, strutture ospedaliere, assistenziali, socio-sanitarie e detentive.
 

Ristorazione: come saranno ripartite le risorse?

La ripartizione delle risorse avverrà in egual misura, fino al raggiungimento di un massimo di 10.000 euro.

Nel caso in cui dovessero persistere, a seguito della summenzionata divisione, altre risorsequeste saranno ripartite tra ulteriori imprese richiedenti, con particolare attenzione al numero dei lavoratori dipendenti con contratto a tempo determinato o indeterminato risalente al 31 dicembre 2019.

Rimaniamo in attesa della registrazione da parte della Corte dei Conti e del provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate per la definizione dei termini e delle modalità.
 

Ristorazione: “la funzione sociale

Il Ministro Giorgetti ha affermato: “È importante sostenere il settore della ristorazione collettiva perché svolge, con la sua attività quotidiana di mensa nei luoghi di lavoro e nelle strutture scolastiche e ospedaliere, una funzione anche sociale. […] Per favorire la ripresa economica del nostro Paese è quindi necessario aiutare con contributi a fondo perduto anche queste realtà imprenditoriali”