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7 regole per ascoltare

distese
Ph. Erika Pucci / distese

Saper ascoltare significa possedere, oltre al proprio, il cervello degli altri.

Leonardo Da Vinci

 

Ho ripreso in mano in questo periodo “L’arte di ascoltare e mondi possibili” della sociologa Marianella Sclavi. Un bel trattato sulla gestione ecologica del conflitto e sulla negoziazione (che tanto trova spazio negli interessanti spunti sulla giustizia riparativa dei nostri cari Grazia Mannozzi e Giovanni Lodigiani). Ci invita ad una riflessione sulle regole per ascoltare, un ascoltare per capire e non solo per rispondere, per vedere l’altro e per vedere noi stessi. Le riporto e condivido (grazie Barbara Neri per lo spunto sulla Condivisione (Link) perché sono un ottimo spunto per supportarci nel costruire relazioni personali e professionali ricche e funzionali.

  1. Non avere fretta di arrivare a delle conclusioni. Le conclusioni sono la parte più effimera della ricerca.
  2. Quel che vedi dipende dalla prospettiva in cui ti trovi. Per riuscire a vedere la tua prospettiva, devi cambiare prospettiva.
  3. Se vuoi comprendere quel che un altro sta dicendo, devi assumere che ha ragione e chiedergli di aiutarti a capire come e perché.
  4. Le emozioni sono degli strumenti conoscitivi fondamentali se sai comprendere il loro linguaggio. Non ti informano su cosa vedi, ma su come guardi. Il loro codice è relazionale e analogico.
  5. Un buon ascoltatore è un esploratore di mondi possibili. I segnali più importanti per lui sono quelli che si presentano alla coscienza come al tempo stesso trascurabili e fastidiosi, marginali e irritanti perché incongruenti con le proprie certezze.
  6. Un buon ascoltatore accoglie volentieri i paradossi del pensiero e della comunicazione. Affronta i dissensi come occasioni per esercitarsi in un campo che lo appassiona: la gestione creativa dei conflitti.
  7. Per divenire esperto nell’arte di ascoltare devi adottare una metodologia umoristica. Ma quando hai imparato ad ascoltare, l’umorismo viene da sé.

Ricordiamo come dice il saggio filosofo Henry Thoreau: “Il complimento più grande che mi è mai stato fatto fu quando uno mi chiese cosa ne pensassi, e attese la mia risposta.”

Come al solito qualche domanda per ascoltare meglio (senza essere il lupo di Cappuccetto Rosso):

  • Che cosa mi impedisce di ascoltare l’altro mentre parla?
  • Che cosa mi impedisce di ascoltare i miei bisogni?
  • Che cosa mi può aiutare ad ascoltare meglio?
  • Chi posso ascoltare di più?
  • Che cosa succede se l’altro ha ragione?

Rimaniamo in ascolto di noi e degli altri!