Acribia

“Ogni impedimento è distrutto da rigore.”

Leonardo Da Vinci

 

Scopro per caso questa parola (un’associazione culturale torinese) e la “googlo”. Rigore critico, meticolosità, pignoleria. E ne rimango affascinata!!! Decido di accantonare l’aspetto di precisione maniacale che non fa per me e accolgo con gioia la parte di rigore critico. Di curiosità, di valutazione, di non accettazione di tutto quello che ci capita. In questi mesi spesso ci è mancata, accettando per sete di sicurezza qualsiasi notizia ci fosse recapitata sui nostri schermi tv o sui nostri telefonini. E invece è proprio l’acribia che ci salva. Metodo, rigore (badate bene, non rigidità che invece ci blocca) ci permettono di dare una lettura del mondo e di trovare soluzioni il più funzionali possibili. Bello riuscire a pensare di potersi fidare di tutto e tutti (in fondo siamo stati progettati per fidarci, perché è più “economico”) ma se alla fiducia aggiungiamo il nostro spirito di osservazione, la nostra capacità di leggere le circostanze in senso analitico, ci renderemo conto che la nostra vita sarà molto più fluida e “vera”. Certo è faticoso (ci va tempo), rischioso (spesso di va controcorrente), spaventoso (non si sa che cosa si scoprirà), ma è molto probabile che sia anche molto avvincente, che permetta scoperte nuove e riscoperte di aspetti dimenticati o mai trovati.

Richard Paul e Laura Elder, nel loro “Critical thinking”, descrivono 3 tipi di persone in funzione del senso critico che utilizzano per vivere nel mondo:

Gli acritici: individui privi di senso critico, incapaci di utilizzare la logica nel quotidiano, tendono ad uniformarsi alle idee degli altri. Spesso cascano nella trappola delle fake news.

I critici egocentrici: individui dotati di senso critico debole ma decisi a difendere le proprie posizioni, a dispetto dell’obiettività. Attaccano gli altri senza verificare le loro fonti ma per il piacere di affermarsi (con aggressività il più delle volte).

I critici imparziali: persone con un forte senso critico, analizzano i punti di vista propri e degli con obiettività e imparzialità (e con una certa dose di assertività).

L’augurio a tutte e tutti di essere critici imparziali!!!

Per stuzzicare e sviluppare la nostra acribia proviamo a rispondere, come al solito, a qualche domanda:

• Che tipo di “critico” sono?
• Che cosa mi fa credere a tutto quello che vedo/sento/leggo?
• Che cosa mi fa dubitare di tutto quello che vedo/sento/leggo?
• Quale scoperta ho fatto di recente?
• Quale dubbio mi ha aperto la mente?
• Quale “segnale debole” mi ha aiutato a vivere meglio?

Buona “acribia” a tutti (e soprattutto buone vacanze)!