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Anna Achmatova, Nella notte bianca

Anna Achmatova, nella notte bianca
Anna Achmatova, nella notte bianca

Anna Achmatova, Nella notte bianca

Anna Achmatova  è stata una poetessa sovietica, considerata tra le maggiori del secolo in lingua russa. Candidata nel 1965 al premio Nobel per la letteratura, nella cui graduatoria finale giunse seconda dietro al connazionale Michail Šolochov, fu tra le più critiche penne contro lo stalinismo, periodo storico nel quale il suo primo marito fu fucilato e il suo secondo marito e il figlio furono condannati alla detenzione nei gulag.

Sulla sua poetica ebbe molta influenza la conoscenza delle opere di Dante Alighieri, come testimonia il filosofo Vladimir Kantor: «Quando chiesero ad Anna Achmatova, la matriarca della poesia russa, “Lei ha letto Dante?”, con il suo tono da grande regina della poesia rispose: “Non faccio altro che leggere Dante”» (fonte Wikipedia)

Ricevette riabilitazione letteraria dalle autorità sovietiche in tarda età, poco prima della morte avvenuta a Mosca nel 1966.

La poetica di Anna Achmatova è libera, emozionante, tocca l'anima, e in questa poesia esprime tutta le potenza e la timidezza del verso rapito, preciso e puntuale.

 

Nella notte bianca

di Anna Achmatova

 

Non ho chiuso la porta,

non ho acceso le candele,

non lo sai ma, per quanto fossi stanca,

non riuscivo ad andarmene più a letto.

 

Guardare, come si smarriscono i sentieri

dentro al bosco, all’imbrunire ormai del giorno,

ebbra del suono di una voce

che è simile alla tua.

 

E sapere che tutto è già perduto,

che la vita è un tremendo inferno.

 

Ero certa

che saresti ritornato.

 

Anna Achmatova. 1911

Poesia tratta da Anna Achmatova, il silenzio dell'amore, trad. Manuela Giabardo, ed. Biblioteca dei leoni