x

x

Anti Caporalato: firmato un nuovo protocollo d’intesa al Viminale

Che ne sai tu di un campo di grano
Ph. Luca Martini / Che ne sai tu di un campo di grano

Abstract

Il Ministero dell’Interno, del Lavoro, delle Politiche Agricole e l’ANCI sottoscrivono un nuovo protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto dello sfruttamento lavorativo e del caporalato in agricoltura: l’obiettivo è di stimolare la realizzazione delle misure previste dal Piano triennale anti caporalato 2020-2022.

 

Indice:

Anti caporalato: il protocollo per la prevenzione e il contrasto nel settore agricolo

Anti caporalato: gli impegni del Ministero dell’Interno

Anti caporalato: gli impegni del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

Anti caporalato: gli impegni del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali

Anti caporalato: gli impegni dell’ANCI

 

Anti caporalato: il protocollo per la prevenzione e il contrasto nel settore agricolo

‹‹Il tema della lotta allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato è centrale nella politica del Governo e richiede la collaborazione di tutti i livelli istituzionali per la realizzazione, previa un’analisi del fenomeno, di interventi di natura emergenziale nelle aree più critiche e di azioni di sistema negli ambiti della prevenzione e della vigilanza e contrasto del fenomeno, della protezione e assistenza delle vittime e della loro reintegrazione socio lavorativa››.

È quanto si legge nelle premesse del nuovo protocollo anti caporalato firmato lo scorso 14 luglio a Roma.

Si tratta di un protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto dello sfruttamento lavorativo e del caporalato in agricoltura sottoscritto dai Ministri dell’Interno, del Lavoro, delle Politiche Agricole e dall’ANCI.

Il protocollo, l’ultimo in ordine di tempo fra quelli anti caporalato (Link) si pone l’obiettivo di favorire l’attivazione di sinergie istituzionali che possano stimolare, soprattutto nelle aree qualificate ad elevato rischio di sfruttamento lavorativo, un avanzamento nell’attuazione delle misure previste dal Piano triennale anti caporalato 2020-2022 (Link).

 

Anti caporalato: gli impegni del Ministero dell’Interno

Con la firma del protocollo il Ministero dell’Interno si impegna ad adottare misure anti caporalato e sfruttamento in agricoltura promuovendo l’attivazione presso le Prefetture, nell’ambito dei Consigli territoriali per l’immigrazione, ‹‹di un tavolo permanente che costituisca il punto di raccordo per il monitoraggio del fenomeno e l’analisi di dati e bisogni rilevabili in sede locale, utile per la definizione di indirizzi e linee di intervento da attivare in coerenza con il Piano triennale, nonché il punto di riferimento per la programmazione degli interventi su base provinciale››.

Fra le misure anti caporalato che il Ministero si impegna ad adottare c’è anche la sensibilizzazione dei Prefetti ‹‹affinché assicurino la partecipazione attiva di un rappresentante della Prefettura-UTG alle iniziative delle Sezioni territoriali della Rete del lavoro agricolo di qualità›› (con particolare riguardo alle aree qualificate a più elevato rischio) ed il  sostegno con risorse del PON Legalità 2014 – 2020 dei lavoratori stagionali agricoli extracomunitari in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, tramite interventi anti caporalato e sfruttamento quali:

  • recupero del patrimonio immobiliare pubblico, anche confiscato, da destinare a sistemazioni alloggiative o all’erogazione di servizi di supporto all’integrazione;
  • erogazione di servizi quali formazione professionale, orientamento al lavoro e accompagnamento all’autoimprenditorialità, supporto informativo, psicologico, medico, legale, etc.;

Merita di essere menzionato, inoltre, l’impegno a finanziare, sempre in chiave anti caporalato, ‹‹il completamento degli interventi strutturali volti ad assicurare idonee condizioni logistiche e il superamento di criticità igienico sanitarie degli insediamenti spontanei di lavoratori stranieri impiegati in agricoltura››.

 

Anti caporalato: gli impegni del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

Anche il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali si impegna, con la firma del protocollo, ad adottare varie misure anti caporalato e sfruttamento in agricoltura.

In particolare il Ministero si impegna a supportare le amministrazioni comunali nell’attuazione del Piano triennale anti caporalato ed a sostenere (con risorse del FAMI, del Fondo Sociale Europeo e di altri fondi comunitari eventualmente disponibili) interventi volti a:

  • rafforzare l’occupazione e il mantenimento delle condizioni di regolarità lavorativa delle categorie maggiormente vulnerabili, in particolare cittadini di Paesi terzi e vittime di sfruttamento;
  • rafforzare protezione, assistenza e reinserimento socio-lavorativo delle vittime di sfruttamento lavorativo in agricoltura, adottando linee-guida che uniformino l’azione dei soggetti territorialmente competenti sul tema;
  • favorire l’accesso delle vittime di sfruttamento lavorativo in agricoltura alle misure di politica attiva del lavoro;
  • rafforzare e qualificare le attività di vigilanza anti caporalato e sfruttamento dell’INL anche con il supporto di mediatori culturali;
  • sensibilizzare sul tema dello sfruttamento lavorativo, anche attraverso campagne di comunicazione istituzionale anti caporalato, promuovendo il lavoro dignitoso in agricoltura e l’inclusione sociale nelle aree rurali.

 

Anti caporalato: gli impegni del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali

Rilevanti anche gli impegni presi in chiave anti caporalato e contro lo sfruttamento lavorativo dal Ministero delle politiche agricole.

Difatti, con la sottoscrizione del protocollo, il Ministero si impegna a:

  • promuovere iniziative normative in  materia di pratiche commerciali sleali nei rapporti tra imprese nella filiera agricola e alimentare;
  • realizzare e aggiornare periodicamente il calendario delle colture e la mappatura dei fabbisogni di manodopera agricola a livello nazionale;
  • promuovere l’adesione alla Rete del lavoro agricolo di qualità, valutando l’introduzione di meccanismi premianti in favore delle aziende aderenti;

Infine, in collaborazione con il Ministero del Lavoro, anche il Ministero delle politiche agricole promuoverà la sensibilizzazione in materia di sfruttamento lavorativo anche con campagne istituzionali di comunicazione anti caporalato.

 

Anti caporalato: gli impegni dell’ANCI

Infine ANCI, con la firma del protocollo, si impegna a promuovere l’attuazione del Piano triennale anti caporalato nei contesti locali, ed in particolare si impegna ad assicurare:

  • supporto e sensibilizzazione istituzionale dei Comuni al fine di incentivare iniziative dirette all’inserimento sociale e abitativo dei lavoratori agricoli in condizioni di precarietà;
  • la messa a disposizione di informazioni utili a meglio orientare le risorse che si rendano disponibili (in primis le risorse del PON Legalità) per il supporto alle attività anti caporalato e sfruttamento in agricoltura di cui al punto precedente;
  • collaborazione all’efficace utilizzo di strumenti di carattere amministrativo che sostengano i percorsi di emersione individuale dei lavoratori in condizioni di  soggiorno irregolare.

 

Protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto dello sfruttamento lavorativo in agricoltura e del caporalato:

https://www.lavoro.gov.it/ministro-e-ministero/ministro/Interventi/Documents/Protocollo-caporalato-14072021.pdf