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Assegno unico: 250 euro a luglio solo per autonomi e disoccupati

Per gli altri, assegno ponte semplificato fino al 2022
Assegno unico
Ph. Luca Martini / Assegno unico

Assegno Unico: quando parte?

La disciplina dell’ assegno unico familiare, già prevista per il luglio 2021, è stata spostata al 2022.

L’assegno unico familiare sarà previsto per ora soltanto per i lavoratori autonomi e per i disoccupati.

Lo ha dichiarato il presidente Mario Draghi a margine degli Stati generali della natalità.

Assegno unico: le parole di Mario Draghi

«Al sostegno economico delle famiglie con figli è dedicato l’assegno unico universale. Da luglio la misura entrerà in vigore per i lavoratori autonomi e i disoccupati, che oggi non hanno accesso agli assegni familiari. Nel 2022, la estenderemo a tutti gli altri lavoratori, che nell’immediato vedranno un aumento degli assegni esistenti».

Ancora Mario Draghi sull’assegno unico universale. «Le risorse ammontano a oltre 21 miliardi, di cui almeno sei aggiuntivi rispetto agli attuali strumenti per le famiglie. L'assegno unico ci sarà anche negli anni a venire, è una di quelle misure epocali su cui non ci si ripensa l’anno dopo».

Assegno unico: cosa accade altri lavoratori?

La soluzione adottata nel periodo che va da luglio 2021 all’inizio dell’anno 2022 è quella di un assegno ponte di importo minore rispetto ai 250 euro previsti dalla riforma sull’assegno unico.

L’assegno ponte semplificato sarà calcolato proporzionalmente a seconda delle condizioni reddituali delle famiglie

Lo ha confermato anche la ministra Bonetti

Assegno unico: cos’è?

La ministra per le pari opportunità Boetti ha chiarito: «L'assegno unico e universale  è un provvedimento che fa parte del Family Act e consiste in una quota che verrà data a ciascun figlio, dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni di età, mese dopo mese, maggiorato dal terzo figlio e nel caso anche di bambini disabili. È per tutti, e la quota dipenderà dal reddito, quindi le famiglie meno abbienti riceveranno di più, e le più ricche avranno solo una quota base».

Assegno unico: le proiezioni del Ministero

Secondo le stime del Ministero delle pari opportiunità, l’80% delle famiglie italiane andrebbe a ricevere come assegno unico circa 161 euro al mese per ogni figlio minore e circa 97 euro per ogni figlio sotto i 21 anni.

La proiezione è basata sul dato statistico secondo il quale 8 famiglie su 10 hanno un Isee al di sotto dei 30.000 euro.

Assegno unico: la disciplina transitoria

L’assegno transitorio, che riguarderà gli interessati da luglio a dicembre 2021, permetterà alle famiglie che hanno detrazioni fiscali per figli di età superiore ai 21 anni, di non perdere il beneficio

Sventato dunque il rischio paventato che alcune famiglie potessero essere penalizzate dall’assegno unico rispetto alla disciplina attuale (e a quanto fino ad oggi percepito in termkni di denaro).

Attendiamo, ora, qualcosa di definitivo e chiaro sulle modalità  di erogazione dell’assegno ponte semplificato.