x

x

Blocco licenziamenti: arriverà la proroga per tutti i lavoratori?

La richiesta di rinvio fino al 31 ottobre per tutti i lavoratori
proroga blocco licenziamenti
proroga blocco licenziamenti

Come abbiamo visto in questi contributi, l’ultimo blocco dei licenziamenti previsto dal Governo Draghi prevedeva due termini distinti:

- al 30 giugno 2021 per i lavoratori delle aziende che dispongono di CIG ordinaria e CIG straordinaria (soprattutto industria ed edilizia);

- al 31 ottobre 2021 per i lavoratori delle aziende coperte da strumenti in deroga (soprattutto terziario).

Vediamo cosa è stato deciso su un eventuale rinvio per tutti i lavoratori

Blocco licenziamenti: 100.000 persone a rischio

Come visto, con questa differenza tra categorie di lavoratori, e conseguente diverso termine indicato, nel periodo che va dal 1 luglio al 1 novembre 2021 i lavoratori a rischio licenziamento sarebbero un numero compreso tra 60.000 e 100.000. Questo quanto previsto da una analisi comparativa dei dati risultanti dal Rapporto congiunto prodotto dal ministero del Lavoro con Inps, Anpal, Istat, Inail, Osservatorio Inps sul precariati e l’ultimo Bollettino di Bankitalia.

Secondo, invece, una analisi compiuta dal UpB (Ufficio Parlamentare di Bilancio) contenuta nella Memoria sul DDL AS 2144 di conversione del DL 22 marzo 2021, n. 41 (decreto Sostegni)” dell’8 aprile 2021, sarebbero invece 100.000 i lavoratori a rischio, soprattutto quelli che hanno subito uno stop dell’attività lavorativa per almeno 6 mesi indipendentemente dal settore.

Per questa analisi nel 2020 sarebbero 300.000 i mancati licenziamenti per giustificato motivo oggettivo o per motivazioni economiche, compensati da quasi un milione e mezzo di mancate attivazioni di contratti di lavoro.

L’analisi dell’UpB sottolinea che “Più in generale, il saldo tra le cessazioni di posizioni di lavoro subordinato per tutte le causali (non solo la motivazione economica) e le corrispondenti attivazioni è stato negativo per oltre 241.000 soggetti nel 2020, mentre era stato positivo per oltre 180.000 nel 2019”.

Blocco licenziamenti: le richieste dei sindacati

Da più parti, soprattutto dai sindacati,

la richiesta è quella di uniformare le scadenze e prevedere un rinvio del blocco dei licenziamenti al 31 ottobre 2021 per tutte le categorie di lavoratori

Le posizioni Governo-parti sociali, però, non sembrano coincidere.

Blocco licenziamenti: le dichiarazioni di Landini

Il segretario generale della CGIL, Maurizio Landini, ha dichiarato: “Noi chiediamo che ci sia un intervento sulle questioni blocco dei licenziamenti, ammortizzatori sociali e tutele del lavoro in senso generale”. E ancora: Pensiamo che sia necessario avere una data unica e quindi che è ciò che è stato sancito al 30 giugno venga portato per tutti al 31 ottobre”.

Sul tema blocco dei licenziamenti Landini è stato categorico: “Lo riteniamo importante perché siamo ancora dentro l’emergenza, non siamo ancora purtroppo fuori dalla pandemia. Contemporaneamente è aperto un confronto con il ministero del lavoro proprio per arrivare entro settembre/ottobre a una complessiva riforma degli ammortizzatori sociali. Avere questo periodo che evita di aprire nel nostro Paese la strada ai licenziamenti visto già in tanti posti di lavoro che abbiamo perso credo sia un tema importante e noi ci permettiamo di affrontarlo”.

Blocco licenziamenti: le dichiarazioni di Mario Draghi

Il premier Mario Draghi, durante la recente conferenza stampa, è intervenuto sulla richiesta di blocco dei licenziamenti unificato per tutti i lavoratori, esprimendosi in maniera contraria

La posizione del governo è nota, prevedendo lo sblocco dei licenziamenti a giugno a seconda dei due tipi di ammortizzatori sociali e poi a ottobre”.

Vedremo chi la spunterà in questo agguerrito braccio di ferro tra Governo e Sindacati.