x

x

Cacciari come Socrate: ho fatto la terza dose, vaccinatevi!

Cacciari cita Socrate, dimenticando (o forse no) che morì avvelenato
Cacciari come Socrate
Cacciari come Socrate

Cacciari come Socrate?

Divertente e strano il paragone che Massimo Cacciari, noto filosofo, per molto tempo contrario alla vaccinazione, dubbioso sulla gestione della pandemia e sul Covid stesso, ha recentemente fatto per invitare le persone a vaccinarsi anche con la terza dose contro il Covid-19.

Per farlo, è ricorso al pensiero di Socrate

Come riprendiamo dal Quotidiano.net, Cacciari ha dichiarato: chi può proceda alla vaccinazione, perché "queste sono le leggi e finché non si ha la forza di cambiarle, bisogna rispettarle".
 

Cacciari: bisogna fare come diceva Socrate

Le affermazioni del filosofo veneziano hanno lasciato basiti molti lettori e spettatori, visto che molte volte, sia sulla carta stampata che in televisione,  si è schierato soprattutto contro il green pass in una polemica con Agemben di cui abbiamo già dato conto su queste pagine.

E suona ancor più singolare la citazione di Socrate, tenuto conto che il grande filosofo ateniese è morto avvelenato nel 399 a. C. ingerendo Cicuta (che, per molti, potrebbe forse assomigliare al vaccino anti Covid).

socrate
Cacciari come Socrate


Cacciari e Socrate: la frase incriminata

Ma quale è la frase oggetto della discordia, che ha : "I filosofi obbediscono alle leggi – ha detto Cacciari -, anche quando le ritengono totalmente folli. Socrate insegna".

Apriti cielo sui social.

Ricordiamo, però, anche la frase del presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, che su Twitter ha dichiarato: "Cacciari ha fatto terza dose e protetto sé stesso. A differenza dei #novax che lo seguono".

Certo, la storia di Socrate è molto più complessa e articolata delle parole scelte da Cacciari per ricordarlo, in una scelta che è stata presa dall’ex sindaco di Venezia.

«O Critone, noi siamo debitori di un gallo ad Asclepio: dateglielo e non dimenticatevene!»

Queste sono state le ultime parole di Socrate prima di morire avvelenato, ben note anche al filosofo veneziano, che forse però non ricorda che l’unica cosa che sapeva il grande Ateniese era di non sapere.