Editoriale: Trust, Impresa e Famiglia
Bologna, 21 settembre 2021
Quando nasce una nuova rivista normalmente si fanno proclami o più prosaicamente programmi. Si prevedono aree d’azione, si prefiggono obiettivi. Sembra quasi di essere di fronte a un terreno da conquistare. Non è lo stile di Filodiritto, sarà che dopo ventanni procediamo guardinghi, con grandi ambizioni sì, ma con la consapevolezza che non è tanto nella partenza che si misura una iniziativa ma nella quotidiana perseveranza.
E allora partiamo con il dire che Trust, impresa e famiglia ha già nel titolo l’“azione di regolamento di confine”, aggiungendo, elemento non trascurabile, che la vocazione è quella di applicare il rigore scientifico … senza abusarne, coniugandolo cioè con l’attenzione all’attività quotidiana di professionisti, consulenti, operatori del settore, alle pronunce delle corti nazionali e estere, alle prassi delle autorità fiscali e regolatorie.
Se giudichiamo dai titoli dei quotidiani, non solo quelli economico-giuridici, l’attenzione ai temi del trust e dei patrimoni in generale è massima. Occorre forse un duplice sforzo, da una parte diretto a razionalizzare e sistematizzare i temi e dall’altro a incentivare il dialogo tra tutti coloro che a diverso titolo – anche di “interessati” – sono coinvolti. Trust, impresa e famiglia nasce anche per questo.
