x

x

La formazione e le sessioni di laurea a distanza

Formazione
Formazione

Abstract

Causa Covid, sono state autorizzate sessioni di laurea a distanza. La discussione della tesi, benché si realizzi in un momento di emergenza e non sarà svolta in presenza, non sminuisce la mole di attività e studio di chi desidera formarsi e attivarsi per migliorare la propria conoscenza. Favorire la comprensione e la comunicazione tra individui o gruppi appartenenti alla nostra o ad altre culture, dovrebbe essere un filone da perseguire sempre, sul piano formativo e nel contesto lavorativo.

Because of Covid, remote degree sessions have been authorized. The discussion of the thesis, although carried out in an emergency and not in presence, does not diminish the amount of activity / study of those who want to train and take action to improve their knowledge. Promoting understanding and communication, between individuals or groups belonging to ours or to other cultures, should be a trend to be always pursued, on the training level and in the work context.

 

Indice:

1. La centralità della conoscenza

2. La formazione e-learning

3. Le conclusioni

 

1. La centralità della conoscenza

Per affrontare tale tema è necessario avere come punti fermi alcuni aspetti: cosa s’intende per conoscenza, come si realizza e per quali scopi.  Nel definire il concetto di conoscenza, di cui questa sede non si ricerca l’etimologia, s’intende discutere l’effettiva applicabilità per cui non possiamo fare a meno di introdurre altri concetti.

L’intento non risulta essere quello di approfondire il principio in senso stretto ma di capire ciò che rappresenta la conoscenza nella quotidianità per tutti noi. Partendo dall’idea di avere la consapevolezza e la comprensione dei fatti, si smuovono aspetti riguardanti le organizzazioni delle nozioni (cioè avere un ordine applicativo, essere in grado di coordinare i processi) e la loro attendibilità (anche in base ai preconcetti di ognuno).

Essere convinti di apprendere qualcosa non corrisponde sempre ad avere una cognizione corretta dei dati ma, in base alle proprie informazioni, ottenute attraverso l'esperienza, si può verificare se nell’applicarle nella routine, si ottengono i risultati desiderati.

È un po’ come dire che pur sapendo di commettere uno sbaglio, se si continua a compiere tutte le volte lo stesso errore, vuol dire di non aver effettivamente compreso qualcosa di utile a noi stessi. In genere, per capire alcune cose si parte dall’aspetto storico-teorico per avere una visione generale, ma è solo se si arriva a coordinare le attività in senso lato si può verificare se la definizione è stata veramente “incamerata”.

Quindi il vero vantaggio del dire “possedere la conoscenza (di…)” è che ciò stimola la rivisitazione dei concetti che permettono di rinnovarsi e innovarsi. Ossia il top si raggiunge quando si ritorna alla base dei processi della conoscenza per spingersi verso la ricerca e la sperimentazione, percorso che con quest’accezione non ha mai un termine effettivo. Tutto ciò permette di introdurre cosa s’intende per formazione e in particolare quella online.

 

2. La formazione e-learning

Come diceva John Milton “Quando vi è molto desiderio di imparare, ci sarà necessariamente molto da discutere, molto da scrivere, molte opinioni; perché le opinioni nelle brave persone non sono altro che conoscenza in formazione.”

Oltre a valutare il significato puro dell’acquisizione, quale risultato del formare o formarsi, è fondamentale verificare se e quando la conoscenza si concretizza in azioni finalizzate ad accrescere anche le competenze - formazione. Dato che i saperi mutano in ogni settore e velocemente, la formazione non può limitarsi alla sola trasposizione dei concetti con una didattica tradizione ma deve evolversi continuamente anche in funzione di ciò che cambia nei diversi scenari di applicazioni (nell’istruzione, nel lavoro, nello sport, ecc.) In tal senso è utile adottare il Blended Learning quale modalità di erogazione dei saperi che prevede l'affiancamento di una piattaforma digitale attiva e innovativa alla didattica tradizionale.

Al di là di quello che il filosofo francese Pierre Levy definì come il “diluvio informazionale” - tecnologico (già la parola in sé rende effettivamente l’idea), nel cosiddetto cyber-spazio (quale rete digitale di computer e/o spazio digitale e navigabile), rimane il dilemma di come mettere in atto una formazione online (in linea), che sia efficace. L’apprendimento online - e-learning difatti risponde a un apprendimento che può avvenire in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo.

Una “benfatta” formazione a distanza - FAD, dipende da molti fattori che non si riscontrano solo nei concetti da trasferire. Valorizzare le risorse umane a distanza, predisporre le strategie organizzative centrate sull’individuo, trasmettere le informazioni con un linguaggio condiviso per tutti i non, presenti, sono solo alcuni degli esempi delle variabili interconnesse tra loro.

Quello che rappresenta una svolta per la formazione proposta come online, dato i tempi attuali in cui tutto deve essere veloce e avere una consistenza che possa diventare anche monetizzabile, è che vi sia una formazione in grado di essere centrata e applicata nelle quotidiane esperienze di vita e di lavoro.

Motivo per cui orientare i ragazzi nelle scelte future e seguire le persone adulte nella trasposizione dei nuovi lavori sul campo, in modo che vi sia non solo un appagamento per i singolari bisogni personali di sapere, ma anche la relativa soddisfazione delle esigenze socio-culturali emergenti nei diversi contesti e in un dato periodo, sono aspetti da non trascurare. In effetti, “La formazione, come sistema che produce, accumula e fornisce conoscenze, ha assunto un’importanza fondamentale: è diventata la chiave del successo.” (www.tommasobarone.it).

 

3. Le conclusioni

Diviene perciò centrale la competitività tra individui, tra organizzazioni, anche nel progettare e adempiere una conoscenza e una formazione online (ormai quasi tutto è in rete) che risponda alle sfide del mercato e che quindi generi “capacità e competenze flessibili” di risposta alle differenti situazioni.  

Parliamo quindi di una preparazione che non venga a dissolversi ma che prenda una sua specifica forma (come diapositive, test, videoconferenze) anche in base agli argomenti trattati, che non sia pervasiva (lasciando quindi spazi privati di riflessione personale) ma soprattutto che possa essere calata nella quotidianità (e mescolarsi con essa). I nuovi strumenti tecnologici (come Moodle) possono perciò accrescere i campi di applicazione, offrirci funzionalità aggiuntive, aiutarci a sviluppare tecniche cognitive, influenzare persino i nostri modi di interpretare e vedere la realtà, ma spetta sempre a noi, esseri umani, stabilire come applicare i nostri saperi (in senso lato) nei rapporti che stabiliamo e nelle attività che svolgiamo.  

In effetti, dato che il rapporto tra gli strumenti comunicativi e il pacchetto dei processi formativi è sempre aperto e “connesso”, i nostri rapporti personali sono ciò che dà valore a quello che siamo, essere propensi a imparare per evolvere noi stessi e di conseguenza per elevare le dinamiche relazionali con gli altri .

Come sostiene Abraham Maslow, eminente psicologo statunitense, nella teoria della gerarchia di bisogni dell’uomo, quello dell’autorealizzazione è all’apice e arrivare al traguardo del conseguimento della laurea è tra i fini superiori degli individui.

Per approfondire, controlla il sito.