L’Assoluzione di Salvini al processo Open Arms e la pretesa di far pagare ai PM i procedimenti di “lesa maestà”

La manipolazione del diritto per la ragion di Stato
Open Arms
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L’Assoluzione di Salvini al processo Open Arms e la pretesa di far pagare ai PM i procedimenti di “lesa maestà”

La preoccupante delegittimazione del potere giudiziario da parte della politica 

 

Prima ha aizzato le folle gridando la presunta assurdità del suo rinvio a giudizio, poi Salvini ha mobilitato le folle contro i magistrati “politicizzati” solo perché hanno osato processarlo … alla fine ha aizzato il popolo leghista a stazionare davanti al Palazzo di giustizia di Palermo come fece Trump quando, non accettando la sconfitta elettorale da Baden, invitava all’assalto della Cpiatail.

Lo schema è financo scontato: il Politico che si ritiene intoccabile rifiuta di sottoporsi come ogni cittadino alla legge ed al giudizio di chi la legge l’amministra, e quindi grida all’attentato delle toghe rosse, istiga contro la magistratura con argomentazioni populiste che scaldano gli animi di facinorosi adulatori, il tutto sostenuto dai cortigiani della carta stampata e dei mezzi di comunicazione.

Che c’è di tanto strano se un cittadino, per quanto Ministro, sia indagato, e se del caso rinviato a giudizio per celebrare in aula il processo che accerti se ci siano o meno responsabilità. Nulla direbbe un comune cittadino.

E allora perché Salvini in questi lunghi mesi ha continuato ad agitare la bufala del complotto… certo per paura, certo per condizionare i giudici, certo per stordire l’opinione pubblica che difronte ad una ingiustizia avrebbe certamente preso le sue parti.

Ma se tutto era così macchinato perché Salvini è stato assolto. I giudici che lo hanno assolto lo hanno fatto per paura ? per condizionamento ? per accertamento della verità ?

Noi pensiamo che i processi si celebrano per accertare le responsabilità ed occorra avere fiducia nei giudici che  a questo sono chiamati ed evitare di cercare uno scontro finalizzato al condizionamento del giudice e dell’opinione pubblica.

Non hanno certo brillato per obbiettività e per coerenza neppure i giornalisti, che hanno continuato a ricadere sulla vicenda intavolando simulazioni di processo nel vari Talk Show come cortigiani impegnati a difendere il signore.

Che i Giudici fossero imparziali e non politicizzati lo dimostra la sentenza, con onestà ed obiettività i giudici hanno dichiarato l’imputato non colpevole per non aver commesso il fatto… leggeremo a valle le motivazioni per comprendere come hanno raggiunto il loro ragionevole verdetto e su quali basi giuridiche hanno emesso la Sentenza che va rispettata.

Se l’assoluzione fosse figlia di un condizionamento mediatico e di piazza ci sarebbe da preoccuparsi, in quanto significherebbe che la Magistratura non è in grado di esprimere quella terziatà e neutralità che richiede e dispone la costituzione.

Non si vuole pensare minimamente che ciò possa aver sfiorato la preoccupazione dei Giudici Palermitani.

Cio piace di contro ritenere che i Giudici abbiano giudicato in scienza e coscienza, dimostrando che l’apparato giudiziario funzione: c’è una ipotesi di reato, il magistrato inquirente (P.MJ valuta le evidenze (lo deve fare essendoci nell’ordinamento l’obbligatorietà dell’azione penale…ogni discrezione sarebbe contra legem), un Giudice a cui il P.M. ha sottoposto le evidenze raccolte ritenendo che non ci fossero gli elementi per escludere con assoluta certezza l’ipotesi di reato ha rimesso i fatti e l’indagato davanti al Giudice per il processo.

Il Processo penale in Italia si svolge in aula, ed in aula durante il processo si forma la prova della colpevolezza o della innocenza . Il processo ha dichiaro che non ci fosse alcun elemento di colpevolezza e quindi ha emesso il verdetto di assoluzione del sig. Matteo Salvini rispetto alla ipotizzata responsabilità penale delle sua azioni come ministro e come cittadino.

Quindi significa che la giustizia funzione e non come dice Salvini e la schiera dei suo cortigiani che sia stato uno scandalo che Salvini abbia subito un processo. Salvini ritiene di essere cittadino sopra la legge che non debba subire un processo ? centinaia di cittadini vanno a processo e dimostrano in aula la loro innocenza e vengono per questo prosciolto.

Perché aizzare la fola, gridare al delitto di lesa maestà, vittimizzare il processo che è e resta uno strumento di civiltà giuridica.

Anzi se proprio vogliamo guardare a Salvini è stato riservato un trattamento privilegiato, con un processo veloce che si è esaurito in poche udienze tra loro ravvicinate così da portare in poco tempo il soggetto a dimostrare la propria innocenza ed essere assolto compitamente.

Di cosa si lamenta Salvini ? se non villeggiando l’istituzione della magistratura che ha fatto il proprio corso ed il proprio compito. Perché Salvini pretenderebbe di esser diverso dagli altri cittadini !?

A chiusa di questa arrogante condotta che vilipendia la magistratura per “delitto di lesa maestà” ci si è messo anche il Ministro Nordio che se ne è uscito con l’interessante proposta di prevede la “pena “ al risarcimento per quei Pubblici Ministeri che, esercitando l’obbligatorietà dell’azione penale, chiedono il rinvio a Giudizio di qualcuno (politico possibilmente capo di partito e ministro) che al processo risulti assolto.

Una aberrazione giuridica che detta da Nordio che ha svolto per 40 anni la funzione di Magistrato inquirente ( è stato per tutta la sua attività professionale di magistrato un P.M.), aberrazione giuridica per almeno due rilevanti evidenze: a) il P.M. non manda nessuno a processo, il rinvio a giudizio lo dispone il Giudice (GIP – GUP) sulla base delle indagini; b) il P.M. ha l’obbligo di esercitare l’azione penale e raccogliere elementi da sottoporre al GIP per la valutazione se rinviare o meno il soggetto inquisito a giudizio. Ci verrebbe da chiedere al Ministro Nordio: quante persone innocenti Lei ha mandato a giudizio, per quanti politici ha chiesto misure cautelari in carcere all’epoca di tangentopoli e poi sono state assolte ?!   dott. Nordio è pronto a risarcire ?

Vi è poi un terzo elemento che molti hanno sommessamente fatto rilevare, se dovesse essere introdotta la norma di responsabilità civile  a carico del P.M. nei confronti dei processati assolti, nessun P.M. nella incertezza aprirebbe mai una indagine incerta, e soprattutto prima di aprirla verso qualche istituzione o autorità o semplicemente persona facoltosa ed influente, ci penserebbe due volte chiedendosi che glielo fa afre… sarebbe la fine della terzietà del giudice e soprattutto la definitiva sottomissione del P.M. al potere politico; alla fine a processo andrebbero solo i poveri cristi indifesi e le persone del popolo, i ricchi e chi gestisce il potere avrebbe un salvagente di impunità garantito.