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No al reddito di cittadinanza senza Green pass

​​​​​​​La proposta del Codacons.
Chianalea (RC), settembre 2021
Ph. Francesca Russo / Chianalea (RC), settembre 2021

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Senza il Green pass non si potrà usufruire del reddito di cittadinanza. È questa l’idea del presidente del Codacons Carlo Rienzi che, dopo un confronto con l’Adnkronos e l’allergologo Mauro Minelli, ha definito la certificazione verde un vero e proprio “ricatto” per far immunizzare soprattutto i lavoratori, i quali, senza la certificazione non potranno percepire lo stipendio. Quindi, secondo il presidente del Codacons, tale obbligo dovrà essere allargato anche nei confronti di quei soggetti non vaccinati che percepiscono il reddito di cittadinanza.

 

Cos'è il reddito di cittadinanza?

Il reddito di cittadinanza è una misura di politica attiva del lavoro e di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all'esclusione sociale. Si tratta di un sostegno economico ad integrazione dei redditi familiari.

Detto reddito è associato ad un percorso di reinserimento lavorativo e sociale, di cui i beneficiari sono protagonisti sottoscrivendo un Patto per il lavoro o un Patto per l’inclusione sociale.

I requisiti per ottenerlo sono:

- essere cittadino italiano o europeo o lungo soggiornante e risiedere in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi 2 in via continuativa;

- avere un ISEE aggiornato inferiore a 9.360 euro annui;

- possedere un patrimonio immobiliare, diverso dalla prima casa di abitazione, non superiore a 30.000 euro;

- avere un patrimonio finanziario non superiore a 6.000 euro che può essere incrementato in funzione del numero dei componenti del nucleo familiare e delle eventuali disabilità presenti nello stesso;

- avere un reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui moltiplicato per la scala di equivalenza. La soglia del reddito è elevata a 9.360 euro nei casi in cui il nucleo familiare risieda in una abitazione in affitto.

 

Green pass: perché estendere l’obbligo anche a chi percepisce il reddito di cittadinanza

Con il Decreto Legge del 21 settembre 2021, n. 127, l’Italia sarà il primo Paese europeo in cui non si potrà entrare nei luoghi di lavoro senza un Green pass valido in mano.

Infatti, dal 15 ottobre al 31 dicembre 2021, tutti i lavoratori sprovvisti della Certificazione verde non percepiranno lo stipendio, ma non potranno essere sospesi o licenziati.

Ciò ha sollevato diverse polemiche. Il Codacons, in merito alla sospensione dei lavoratori senza Green pass ha già iniziato diverse procedure, tra cui il ricorso al Tar.

L’associazione ha ritenuto che la sanzione a chi non ha il Green pass è sul compenso del soggetto lavoratore. Dunque, con questo criterio, secondo il Codacons, può essere sanzionato anche il compenso di chi ha il reddito di cittadinanza e non è vaccinato.

È giusto, in quest’ottica, applicare detto criterio a tutte le categorie, ha proseguito l’Associazione.

Lo stesso allergologo Mauro Minelli si è pronunciato sulla questione, affermando che: “Poter contare su un ammortizzatore sociale non significa indugiare in una condizione indefinita di “esserci senza esserci” e bearsene per essere immuni da pratiche che per altri lavoratori sono invece inalienabili. Sarebbe come, senza capire perché, codificassimo una diseguaglianza ingiusta e odiosa. Se chi lavora rischia di perdere il posto se sprovvisto di Green pass, nel pieno rispetto di una uguaglianza sostanziale anche chi è destinatario del sussidio dovrà essere provvisto di pass vaccinale, salvo a perdere il diritto a percepire il sostegno. A meno che non si voglia ammettere che chi lavora beneficiando del reddito di cittadinanza sia immune oltre che al Covid anche al lavoro. Ma quest’ultimo credo sia un pensiero del tutto infondato”.

Sulla questione è stato chiesto un parere a Pregliasco, virologo della Statale di Milano, che sempre all’Adnkronos ha spiegato: Tra il Green pass e il reddito di cittadinanza non c’è una correlazione diretta, questo è chiaro. Il percettore di reddito di cittadinanza è di fatto persona che se ne sta a casa: non è bello, perché questo sussidio dovrebbe essere fatto per cercare lavoro, ma di fatto è così. Non c’è quindi un motivo logico o scientifico per cui dovrebbe essere richiesto. L’estensione potrebbe apparire come un’incongruenza perché non è legata al lavoro”.