Niente Reddito di cittadinanza senza Green pass
PER TUTTI GLI AGGIORNAMENTI "Addio al Reddito di cittadinanza senza Green pass".
Senza il Green pass non si potrà usufruire del Reddito di cittadinanza.
La certificazione verde serve a chi partecipa ai Progetti utili alla collettività (Puc). Pertanto, chi ne fosse sprovvisto è considerato assente ingiustificato, e questo, già dal primo giorno, fa scattare la decadenza dal Reddito di cittadinanza (Rdc).
Cos'è il Reddito di cittadinanza? Chi può richiederlo?
Il Rdc è una misura di politica attiva del lavoro e di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale. Si tratta di un sostegno economico ad integrazione dei redditi familiari.
Detto reddito è associato ad un percorso di reinserimento lavorativo e sociale, di cui i beneficiari sono protagonisti sottoscrivendo un Patto per il lavoro o un Patto per l’inclusione sociale.
I requisiti per ottenerlo sono:
- essere cittadino italiano o europeo o lungo soggiornante e risiedere in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi 2 in via continuativa;
- avere un ISEE aggiornato inferiore a 9.360 euro annui;
- possedere un patrimonio immobiliare, diverso dalla prima casa di abitazione, non superiore a 30.000 euro;
- avere un patrimonio finanziario non superiore a 6.000 euro che può essere incrementato in funzione del numero dei componenti del nucleo familiare e delle eventuali disabilità presenti nello stesso;
- avere un reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui moltiplicato per la scala di equivalenza. La soglia del reddito è elevata a 9.360 euro nei casi in cui il nucleo familiare risieda in una abitazione in affitto.
Perché per ottenere il Reddito di cittadinanza è obbligatorio il Green pass?
Con il Decreto Legge del 21 settembre 2021, n. 127, l’Italia è il primo Paese europeo in cui non è ammesso lavorare senza il Green pass valido in mano.
Infatti, dal 15 ottobre al 31 dicembre 2021, tutti i lavoratori sprovvisti della Certificazione verde non percepiranno lo stipendio, ma non potranno essere sospesi o licenziati.
Ciò ha sollevato diverse polemiche. Il Codacons, in merito alla sospensione dei lavoratori senza Green pass ha già iniziato diverse procedure, tra cui il ricorso al Tar.
L’associazione ha ritenuto che la sanzione a chi non ha il Green pass è sul compenso del soggetto lavoratore. Dunque, con questo criterio, secondo il Codacons, può essere sanzionato anche il compenso di chi ha il Reddito di cittadinanza e non è vaccinato.
A queste polemiche dell’associazione ha fatto seguito una nota del Ministero del lavoro, n. 8526 del 29 ottobre 2021, con la quale è stato precisato che il cittadino sprovvisto di Green pass non potrà richiedere il Rdc.
Al riguardo, nella nota si rileva che: “nei confronti dei beneficiari del Reddito di cittadinanza si applicano le tutele in materia di salute e sicurezza e i medesimi sono tenuti ai relativi obblighi. L’articolo 4 del DM 22 ottobre 2019 dispone infatti che “Ai beneficiari del Rdc impegnati nei PUC si applicano gli obblighi in materia di salute e sicurezza previsti in relazione ai soggetti di cui all’aricolo 3, comma 12-bis, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e successive modificazioni, nonché le previsioni di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124”.
In particolare, nel caso in cui svolga la propria prestazione presso un datore di lavoro, il beneficiario di Reddito di Cittadinanza deve ricevere informazioni sui rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui va a lavorare e sulle misure di prevenzione ed emergenza (queste informazioni deve darle il datore di lavoro ospitante). Naturale conseguenza, quindi, è anche l’obbligo del Green pass.
Il beneficiario del RdC, in quanto partecipante ai Puc, deve, quindi, esibire la Certificazione verde (o eventuali certificazioni che lo esonerano, perché soggetto esente dalla campagna vaccinale),e attenersi alle regole che si applicano al personale dei soggetti ospitanti il Puc ovvero per l’accesso alle relative strutture.
Al beneficiario che non intende dotarsi del Green pass, spiega il Ministero, si può suggerire di rinunciare al Reddito di cittadinanza per evitare la decadenza (in tal caso la nuova domanda può essere presentata dopo 18 mesi).