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Commissione d’inchiesta per l’accertamento di atti d’influenza da parte del potere politico sulla Giustizia

Austria
Ufo di casa
Ph. Luca Martini / Ufo di casa

Commissione d’inchiesta per l’accertamento di atti d’influenza da parte del potere politico sulla Giustizia – Austria

Abstract: L’indipendenza della giurisdizione, è considerato un principio di natura “strutturale” ed è espressione, dell’altrettanto importante principio, della divisione dei poteri; è uno “standard” di fondamentale importanza, che dovrebbe essere salvaguardato in ogni stato di diritto. Lo si attua con magistrati, che sono “persönlich und sachlich unabhängig”.

 

La giustizia è una delle colonne portanti di uno stato liberal-democratico; garantisce il “funzionamento” dello stato di diritto ed è la base per una convivenza pacifica, in libertà e uguaglianza. Indispensabile, a tal fine, è la fiducia della popolazione nella giustizia e che la stessa possa adempiere la propria funzione, senza influenze illegittime, senza “intrusioni” (che possono essere “pesanti”) da parte della politica.

In tempi recenti e meno recenti, anche in Austria, sono divenuti noti fatti, che – almeno secondo alcuni – hanno alimentato gravi sospetti, che politicanti possano avere influenzato – o abbiano influenzato oppure abbiano tentato di influenzare - la magistratura“, in particolare, quella requirente (che può essere di particolare importanza e “aiuto”, quando si tratta di “chiudere il recinto prima che i buoi siano scappati”, cioè, prima che inizi un processo). In ulteriore prosieguo di quest’articolo, si parlerà dell’”invito”, pressante, da parte di un alto funzionario (legato a un certo partito), acchè un’inchiesta venisse “derschlogn” (espressione dialettale, che equivale ad “ammazzare” (l’inchiesta)), di chiuderla, prima che possa avere il suo naturale “sbocco”

Per questo motivo, l’attuale ministra della Giustizia, avvalendosi del BMG, ha istituito una commissione d’inchiesta, per chiarire la fondatezza o meno di questi sospetti. Il periodo di tempo, sul quale la predetta ha il potere e il compito di indagare e – se del caso – di accertare, è compreso tra il gennaio 2020 e il dicembre 2023.

La commissione è presieduta dal noto esperto in materia di reati di corruzione, M. Kreutner; gli altri componenti (6), sono alti magistrati (anche esteri) e una funzionaria amministrativa del ministero della Giustizia. È da notare, che commissioni d’inchiesta (non soltanto parlamentari), sono state istituite in Austria, negli ultimi tempi, con una certa frequenza ed esse hanno prodotto, non di rado, anche risultati apprezzabili. Dinanzi alle commissioni, vi è obbligo di rispondere secondo verità e chi contravviene a quest’obbligo, viene deferito all’autorità giudiziaria, che non lesina condanne (§ 288, Abs. 3, StGB). Ci sono state “vittime”, anche illustri, di questo paragrafo, sia nel passato, che recentemente, come tutti ben sappiamo.

Avere la giustizia ai propri “ordini”, è stata – ed è- l’aspirazione di non pochi politici, che si ritengono “influenti”. Per questo motivo, in molte Costituzioni, tra i principi fondamentali, è stata sancita l’indipendenza della magistratura. Il B-VG austriaco la prevede all’art. 87.

In che modo, si svolgeranno i lavori di questa “interdisziplinären Untersuchungskommission” (commissione d’inchiesta interdisciplinare)?

Saranno analizzati atti e procedimenti, nonchè attività, in cui – sulla base di fatti concreti- è da ritenere oppure è evidente, un’influenza – sulla giustizia – del potere politico o di persone o enti, con una certa “contiguità” con la politica, aventi interesse, che procedimenti abbiano un determinato esito. (Si potrebbero, in proposito, ricordare le parole di F. Dostoevskiy: Nella nebbia d’inverno, ogni cosa perde i suoi precisi contorni e si frantuma tra realtà e sogno). È assente il concetto del bene e del male e non vi sono più precisi confini tra gli uomini, gli oggetti e i fenomeni).

Ovviamente, fa comodo a qualche capozona, poter “indirizzare” la giustizia nei modi e ai fini voluti. Ciò ne aumenta, indubbiamente, “prestigio” e notorietà, specie se il suo “potere” è massimo anche in periferia. Se pressioni di varia natura e calibro, non sortiscono effetto, il capozona ha a propria disposzione ben altri “strumenti”.

Si tratta di influenza/e da parte di persone, che non sono “berechtigt” (non avrebbero titolo, vale a dire, hanno agito illecitamente). Oggetto di indagini, da parte della commissione, è pure l’avvenuto “procacciamento” – illecito - di informazioni (oppure anche il semplice tentativo) e, l’altrettanto “unberechtigte Weitergabe”, delle stesse.

In sostanza, la commissione indagherà:

  1. su “unsachlichen” influenze o tentativi di influenza sulla giustizia
  2. su “Auffälligkeiten” (“vistosità”) caratterizzanti il procedimento, che fanno presumere o almeno “suggeriscono”, un’avvenuta influenza
  3. su fatti, dai quali appaia evidente l’avvenuta violazione delle regole vigenti in materia di “compliance” e in base ai quali risulti – “naheliegend” (con una certa evidenza) - un’influenza – anche soltanto tentata – da parte di un partito politico/di partiti politici o di persone fisiche o enti “ricollegabili” agli stessi; altresí, se l’agire appare “auch sonst bedenklich” (comunque sospetto).

Inoltre, la commissione concentrerà il “focus” su fatti concreti riscontrabili nel settore amministrativo della giustizia, qualora siano rilevabili “gravierende Interventionen” (interventi gravi) da parte del potere politico o di esponenti dello stesso o ad opera di persone fisiche o di enti, “collegati” agli stessi.

La commissione svolgerà i propri lavori anche attraverso un’analisi e una valutazione degli atti interni degli uffici giudiziari, dell’attività svolta a seguito di ispezioni o di procedimenti disciplinari; valuterà pure interviste concesse da dirigenti. Terrà, infine, conto, di “standards” internazionali e di modelli di “best practice”, non rispettati.

Al fine di salvaguardare l’anonimità di coloro, che si decidono di informare la commissione di illeciti, è stata istituita un’apposita “Meldestelle”, alla quale possono rivolgersi coloro, che intendono informare la commissione. Ci sono, come ha scritto Dostoevskiy, “persone, che non amano saltellare e scodinzolare a destra e a manca, lusingare e adulare; persone, a cui l’omaggio alle opinioni correnti, non impedisce, talvolta, di dire la verità”.

Ci sono Paesi, in cui la giustizia può ”mirare anche molto in alto”, senza dover temere ritorsioni di sorta o altri “incommoda”, da parte di qualche capozona. I processi sono brevi (“kurz”), non soltanto in materia di corruzione, ma anche contro chi “scheint es mit der Wahrheit nicht besonders genau zu nehmen”.

La “Meldestelle” de qua, è accessibile via Internet e alla stessa può rivolgersi chiunque sia in grado, di dare “konkrete Hinweise” o riferire fatti concreti relativi a “interventi” sulla giustizia – anche soltanto tentati – da parte della politica.

Accesso alle notizie pervenute sul predetto sito Internet, ha soltanto l’”Untersuchungskommission”, che agisce in piena indipendenza. I dati di coloro, che si rivolgono alla “Meldestelle”, sono segreti e i cosiddetti “Hinweisgeber” possono utilizzare pure uno pseudonimo.

Come già accennato, la commissione, esaminerà e valuterà, “notizie” a essa pervenute e riguardanti il periodo gennaio 2010-dicembre 2023.; terminerà i propri lavori, entro maggio 2024 e si procederà alla pubblicazione degli stessi.

È in facoltà della commissione, formulare “suggerimenti” (consigli) per ovviare al “malfunzionamento” degli organi e uffici giudiziari, ivi compresi quelli amministrativi.

In che modo avviene la “Meldung” da parte dell’”Hinweisgeber”? (D’ora in avanti, anche indicato con l’abbreviazione “HG”).

Chi intende fare una “Meldung” – anche anonima – deve puntare, sullo schermo, su “Meldung machen”. Compaiono informazioni concernenti tutela dell’anonimato e protezione dati, nonchè una “Sicherheitsabfrage”.

Successivamente, l’HG formula la propria "Meldung” (per la quale ha a disposizione non più di 5.000 lettere dell’alfabeto). È in facoltà, allegare – in PDF - documenti, fotografie, videos.

Una volta provveduto all’invio, sullo schermo compare un numero (la cosiddetta Referenznummer), a comprova dell’avvenuta “Sendung der Meldung” (dell’invio).

L’HG può “istituire” una propria – protetta – “cassetta per lettere”, attraverso la quale si svolgeranno le comunicazioni tra la suddetta commissione e l’HG. La cassetta, una volta “istituita”, sarà accessibile dopo una “Sicherheitsabfrage”.

Il sistema BKMS, garantirà l’anonimato del mittente e delle risposte indirizzate allo stesso.

La garanzia dell’anonimato è certificata da una società esterna e indipendente.

In occasione dell’”istituzione” della cassetta per lettere, l’HG sceglie uno pseudonimo e una parola di riconoscimento. Entrambi sono visibili soltanto per l’HG.

La “Meldung” rimane inaccessibile a terzi, per effetto di criptazione e altre “misure” di protezione dati.

Attraverso la predetta cassetta, l’HG viene notiziato dei provvedimenti adottati dalla commissione, la quale può anche rivolgere domande di chiarimento all’HG. È garantito, ovviamente, l’anonimato anche in questa sede.

Il problema della “Beeinflussung der Justiz”, anche in Austria, non è di certo un problema di ieri o di qualche anno fa. È particolarmente sentito, per quanto concerne la magistratura requirente, a capo della quale, sin dal 1920, è il ministro della Giustizia, anche se sottoposto a “controllo parlamentare”.

Questa “soluzione” è oggetto, da tempo, di critiche, anche aspre; tuttavia, finora, in Austria, i partiti, non sono stati in grado, di accordarsi su una modifica di questo – inveterato - sistema, che non depone nel senso dell’indipendenza degli uffici giudiziari, dato che il predetto ministro (anche attraverso i suoi funzionari), può decidere “che non si “debba” procedere”/che “non si proceda”. Tempo fa, da intercettazioni telefoniche, è emerso, che un alto funzionario ministeriale, secondo notizie di stampa, avrebbe “invitato” a “fermare” indagini (per la precisione, è stata usata l’espressione – dialettale, ma molto efficace, - “derschlogn” (ammazzare l’inchiesta)).

Oggetto di commenti non certo favorevoli “für das Ansehen der Justiz” (prestigio della giustizia), è il fatto, che, spesso, vengono pubblicati atti o parti degli stessi di un procedimento penale; non di rado, la pubblicazione riguarda fatti, che, nulla hanno a che fare con l’inchiesta in corso (ma che cosa non si fa “aus Sensationsgier” oppure per altri, evidenti motivi (per esempio, per ingraziarsi giornalisti o politici)).

È ben vero, che è diritto dell’indagato (“Beschuldigten”), di rendere pubblico il contenuto di un’indagine, che lo riguarda; tuttavia, ciò avviene raramente. Dietro certe pubblicazioni, ci sono ben altre persone. È noto, che il dovere dell’”Amtsverschwiegenheit” (segreto d’ufficio), anche in Austria, viene, di frequente, violato (purtroppo, anche impunemente).

Soggetta a particolare critica, è poi la giurisdizione amministrativa (più frequentemente di quella penale o civile). È stato detto, che la giurisdizione amministrativa, in Austria, “ist noch jung”, nel senso, che è stata istituita in data relativamente recente. I giudici provengono dalla PA e hanno, si dice, un concetto molto differente dell’indipendenza della giurisdizione; spesso “devono” la loro nomina a determinati partiti o a certe correnti di partito.

L’istituzione di questa commissione, è più che opportuna, specie la dove, anche gli scandali bancari, finiscono (quasi) regolarmente nel nulla e a “pagarli” sono – naturalmente - i risparmiatori, perchè, magari, qualcuno si giustifica, asserendo, che avrebbe dovuto “zweimal hinschauen” e non l’ha fatto…

Ma si sa, il popolino, stupidino, dimentica velocemente, cosí come si dimentica di certi “disagiatori”, che parlavano di “disagio” in solenni occasioni e dinanzi a ospiti illustri, pur essendo stati mantenuti, per anni, proprio da coloro, che sarebbero stati “colpevoli” dell’asserito disagio; la multiformità e la “Wendigkeit” di questi “disagiatori”, può essere sorprendentemente straordinaria; tutto finisce, però, oltre che a strette di mano, a vino e tarallucci, a spese, indovinate, di chi…Ciò avviene spesso, la dove sono particolarmente diffusi opportunismo, clientelismo e familismo.

Altrettanto utili sono “Untersuchungskommissionen”, la dove processi contro pubblici amministratori (per esempio, per peculato, corruzione) – di colpo – diminuiscono, fino a diventare rarissimi, una vera e propria “Seltenheit”. La causa sarà da ricercarsi- certamente- in un’improvvisa e inattesa virtuosità…