x

x

Ernest Hemingway, ovvero addio al finale

Ernest Hemingway e la difficile scelta del finale di "Addio alle armi"
Ernest Hemingway
Ernest Hemingway

Di sicuro “Addio alle armi” è il romanzo più famoso di Hemingway e uno dei più celebri e venduti di tutti tempi. Il libro fu pubblicato nella sua versione originale nel 1929, con un finale che è rimasto nella storia della letteratura:

“Dopo un po’ uscii e lasciai l’ospedale e tornai all’albergo nella pioggia”

In Italia il secondo libro di Hemingway libro uscì per l’editore Mondadori soltanto nel 1946, bloccato dalla censura fascista che, visto il contenuto (nel romanzo si narra, tra le altre cose, della disfatta italiana a Caporetto, nel 1917) l’aveva considerato un testo immorale e disfattista.

Del libro però circolava già una versione clandestina tradotta in italiano da Fernanda Pivano nel 1943, che a causa di ciò fu arrestata a Torino.

Quello che forse è ignoto ai più è che Hemingway ebbe diversi problemi a scegliere il tanto famoso finale che abbiamo sopra citato. Difatti, del romanzo scrisse ben 47 finali alternativi prima di decidersi.

Nel 2012 è uscita negli Stati Uniti una nuova edizione critica del romanzo, pubblicata dallo storico editore Scribner (Simon & Schuster), che contiene tutti i 47 finali inediti, numerati e titolati contenuti nei dattiloscritti della Ernest Hemingway Collection che dal 1979 sono conservati al John F. Kennedy Presidential Library and Museum di Boston, con tanto di correzioni autografe apportate dallo scrittore.

I finali sono stati rinvenuti da un pronipote dello scrittore, Seán Hemingway, che ha anche scoperto alcuni titoli alternativi del romanzo pensati dallo scrittore: Love in war, Of wounds and other causes, Every night and all.

In Italia l’edizione ampliata contenente tutti i finali non ufficiali è uscita nel 2016 sempre per la casa editrice Mondadori, che ha pubblicato l’opera omnia del grande scrittore.

Alcuni finali proposti sono molto brevi (uno è composto di soli 140 caratteri) altri più lunghi e articolati, certuni più disperati, altri ancora più speranzosi, mentre in certi casi l’autore si propone di stravolgere la storia e di capovolgere l’esito della vicenda.

Sarà stato il finale migliore quello scelto? Al lettore l’ardua sentenza.