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Li salvi chi può!

Archivio di Stato di Torino, Sezione Corte, Fondo Odiard Des Ambrois, mazzo 10, fascicolo 28 – Fotografia post restauro recto
Archivio di Stato di Torino, Sezione Corte, Fondo Odiard Des Ambrois, mazzo 10, fascicolo 28 – Fotografia post restauro recto

Il letterato inglese Samuel Johnson (1709-1784) scrive nel suo L’ozioso che “la vera arte della memoria è l’attenzione” e proprio da tre esercizi d’attenzione vuole partire questo piccolo contributo nel quale s’illustrerà un intervento effettuato dai restauratori del Laboratorio di Restauro dell’Archivio di Stato di Torino, Véronique Cachia e Battista Pittari, nei primi mesi del 2021.

Presso la sezione Corte dell’Istituto è conservato il prezioso fondo della famiglia Odiard des Ambrois, donato nel 2018 dalle discendenti all’Archivio di Stato di Torino: un primo gesto di attenzione generosa, finalizzato a preservare e condividere un archivio importante per la storia delle Alpi occidentali, degli Stati sabaudi e dell’Italia unita, dal Medioevo all’Ottocento. Il fondo è costituito principalmente dalle carte dei des Ambrois, antica famiglia nobile dell’Alta Valle di Susa – estintasi negli Odiard – e di altre casate di cui i des Ambrois raccolsero l’eredità.

Pervenuto il fondo in Archivio, il secondo esercizio d’attenzione è stato opera dei due archivisti liberi professionisti – la dott.ssa Irene Scalco e il dott. Marco Testa – che durante le operazioni di riordino e inventariazione hanno scoperto e segnalato ai funzionari dell’Archivio di Stato un interessante albero genealogico databile alla seconda metà del XVII secolo, intitolato Genealogie et la dessandance des familles nobles de messieurs de Ferrus de Savilan, Oulx, Grenoble, Lyon.

I piemontesi Ferrucci, da Savigliano, divennero sudditi del re di Francia (dal quale dipendeva l’Alta Valle fino al 1713) francesizzando il cognome in de Ferrus e trasferendosi a Oulx – dove s’imparentarono con i Des Ambrois -, Grenoble e Lione. Alberi genealogici, certificati di nobiltà e stemmi, come consueto tra le famiglie aristocratiche, dovevano attestare il succedersi legittimo delle generazioni per preservare patrimoni e privilegi.

Il manoscritto, in carta ed acquerellato in rosso verde e celeste, misura mm 415 x 570 e risulta composto da due fogli incollati insieme.

Le condizioni del documento, come si leggerà tra poco, non permettevano il semplice ricollocamento del pezzo all’interno del fondo, ma richiedevano un intervento specialistico, il secondo esercizio d’attenzione.

Al momento del rinvenimento, lo stato di conservazione era pessimo: le foto eseguite dai restauratori – ogni progetto di restauro comincia sempre col documentare lo stato nel quale il documento si trova prima di qualunque azione – mostravano infatti sporco diffuso, gore di umidità e strappi, nonché diverse lacune, specialmente lungo i margini. Si riscontravano inoltre danni da insetti di lieve entità, e in alcuni punti, perforazioni del supporto cartaceo causate dall'acidità dell'inchiostro.

Archivio di Stato di Torino, Sezione Corte, Fondo Odiard Des Ambrois, mazzo 10, fascicolo 28 – Fotografia prerestauro recto
Archivio di Stato di Torino, Sezione Corte, Fondo Odiard Des Ambrois, mazzo 10, fascicolo 28 – Fotografia prerestauro recto

Inoltre, sul verso del documento si potevano osservare una migrazione degli inchiostri e del colore verde, vecchi rinforzi in carta e residui di colla nei margini.

Archivio di Stato di Torino, Sezione Corte, Fondo Odiard Des Ambrois, mazzo 10, fascicolo 28 – Fotografia prerestauro verso
Archivio di Stato di Torino, Sezione Corte, Fondo Odiard Des Ambrois, mazzo 10, fascicolo 28 – Fotografia prerestauro verso

Una volta documentata fotograficamente la situazione di partenza, il manufatto è stato pulito a secco su ambedue i lati con una pennellessa a setole morbide e con polvere di gomma. I vecchi rinforzi al verso sono stati rimossi con bisturi, dopo essere stati ammorbiditi con impacchi di colla metilcellulosa.

La carta necessitava di lavaggio per rimuovere lo sporco e le gore di umidità e migliorare la leggibilità delle scritte. Dopo aver effettuato un test per accertarsi della stabilità degli inchiostri e dei colori, si è proceduto ad un lavaggio in acqua deionizzata tiepida "a pelo d'acqua", un tipo di lavaggio molto delicato, preferibile in questo caso al lavaggio per immersione per via dello stato di conservazione del documento.

Le lacune sono state risarcite meccanicamente con il reintegratore di fibra, un macchinario che permette di ripristinare le zone in cui non vi è più carta: Il documento, appoggiato su un foglio di tessuto-non tessuto che lo sostiene e consente l’esatto posizionamento del foglio e dei frammenti, è inserito nella vasca della macchina reintegratrice di fibre; quest’ultima viene riempita d’acqua in cui è stata disciolta la giusta quantità di pasta di cellulosa (preparata mettendo a bagno e sminuzzando frammenti di carta giapponese). Azionando la macchina un compressore crea una depressione al di sotto del foglio: l’acqua viene letteralmente risucchiata dalla vasca e le fibre di cellulosa, trascinate dall’acqua, ma trattenute dal velo sottostante al documento, si depositano solo nelle zone da risarcire, dove, venendo a contatto tra loro, sono in grado di formare gli stessi legami chimici che si creano all’atto della fabbricazione della carta.

Una volta asciugato, l’albero genealogico è stato rinforzato al verso con un velo giapponese e colla metilcellulosa molto diluita. Infine, i bordi restaurati sono stati rifilati in modo da portarli alle dimensioni dell'originale.

Archivio di Stato di Torino, Sezione Corte, Fondo Odiard Des Ambrois, mazzo 10, fascicolo 28 – Fotografia post restauro recto
Archivio di Stato di Torino, Sezione Corte, Fondo Odiard Des Ambrois, mazzo 10, fascicolo 28 – Fotografia post restauro recto
Archivio di Stato di Torino, Sezione Corte, Fondo Odiard Des Ambrois, mazzo 10, fascicolo 28 – Fotografia post restauro verso

Per garantire la corretta conservazione del documento restaurato, sono state prodotte su misura una camicia in carta conservativa ed una cartellina in cartoncino durevole per la conservazione.

Camicia
Camicia
Cartellina
Cartellina