Umberto Saba: Paura
Il timore di essere felici, la fede cieca alla propria malinconia: una quartina magistrale del poeta triestino Umberto Saba.
La poesia visualizza la felicità con toni soffici, come un'entità lontana. Il dubbio del cuore si insinua non per l'ascesa verso il culmine del sentimento, ma per la natura stessa di questo, effimera; come canta anche Lucio Dalla nella sua Felicità:
Ah, felicità
Su quale treno della notte viaggerai
Lo so
Che passerai
Ma come sempre in fretta
Non ti fermi mai.
Poeta tra i massimi del Novecento, Saba esprime la paura per ciò che sarà insieme alla resa connaturata nell'essere umano a cui è preclusa la durevolezza della felicità. Un esempio del viaggio di intima confessione in cui l'autore ci conduce attraverso la ricerca del senso del dolore e del significato ultimo delle cose.
Paura
Umberto Saba
Nel mio cuor dubitoso
sento bene una voce che mi dice:
“Veramente potresti essere felice.”
Lo potrei, ma non oso.