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Blocco licenziamenti prorogato fino a fine giugno: ci sarà un altro rinvio?

Un altro rinvio previsto per tutti i lavoratori?
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Ph. Luca Martini / Urban Art

Blocco dei licenziamenti prorogato

In vigore ormai da un anno, e in scadenza alla fine del mese di marzo del 2021, il c.d. “blocco dei licenziamenti” verrà prorogato dal Decreto Sostegno fino alla fine del mese di giugno 2021.

È quanto trapela dalle voci circa il contenuto dell’attesissimo Decreto Sostegno, la cui approvazione, prevista per metà di questa settimana, è slittata alla prossima. Dal Governo, però, si fa sapere che sarà l’ultimo blocco previsto per tutte le categoria di imprese e lavoratori.

Dopo tale occasioni, infatti, il blocco dei licenziamenti sarà previsto soltanto per le piccole imprese, con esclusione, pertanto, delle medie e grandi aziende. Il motivo è semplice: le piccole imprese non godono della tutela prevista dalla legge con la Cassa Integrazione Ordinaria (CIG) e necessitano, pertanto, di una ulteriore protezione e di ammortizzatori sociali adeguati.

Il Blocco dei licenziamenti per le piccole aziende arriverà fino alla riforma degli ammortizzatori sociali, che il ministro Orlando prevede avverrà nell'autunno del 2021.

Blocco dei licenziamenti: cosa ha detto il ministro Orlando

Sulla questione si è pronunciato il ministro del lavoro e delle politiche sociali, Andrea Orlando, che ha commentato così: Andiamo nella direzione di una proroga del blocco dei licenziamenti, che però nel caso dei lavoratori che dispongono di strumenti ordinari (leggi grandi e medie imprese, n.d.r.) sarà legata ad un termine che sarò definitivo per coloro che non sono coperti da strumenti ordinari (le piccole imprese, n.d.r.) sarà agganciata alla riforma degli ammortizzatori sociali.

Ammortizzatori sociali: la riforma

"Il primo intervento" da mettere in atto "è la riforma degli ammortizzatori sociali in una direzione di universalismo e semplificazione"

con una attenzione al confronto con le parti sociali e un accesso più rapido al sostegno ed una estensione della protezione indipendente dalle dimensioni dell’azienda.

La situazione del lavoro durante la pandemia

Strettamente legata alla situazione sopra descritta è poi quella del mondo del lavoro durante la pandemia. Infatti l’Ansa ci informa che secondo le comunicazioni obbligatorie del ministero del Lavoro a gennaio si contano "oltre 100 mila posizioni lavorative in meno occupate da donne rispetto a quelle occupate da uomini". Durante il 2020, spiega, "sono andati accrescendosi anche i differenziali di genere nei tassi di attività, sostanzialmente annullando i progressi fatti registrare nei tre anni precedenti. È l'effetto di accresciute difficoltà di conciliazione con i carichi familiari nel corso della pandemia".

Ecco perché una riforma organica del lavoro nel suo complesso appare non solo auspicabile, ma davvero necessaria e ormai improcrastinabile.

Blocco licenziamenti: altro rinvio?

Si parla da più parti di un possibile rinvio richiesto anche dai sindacai per tutti i lavoratori indistintamente.

Per approfondimenti e chiarimenti si legga questo articolo.