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Colf e badanti: senza green pass non si lavora

Anche colf e badanti a tempo pieno devono avere il green pass
Voli pindarici
Ph. Giorgia Pavani / Voli pindarici

Colf e badanti: devono avere il green pass?

Su colf e badanti abbiamo recentemente pubblicato un contributo che analizzava la posizione dei collaboratori domestici in tema di green pass e certificazione verde.

In particolare, Il decreto-legge 21 settembre 2021, n. 127 recante “Misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediante l’estensione dell’ambito applicativo della certificazione verde COVID-19 e il rafforzamento del sistema di screening” indica che dal 15 ottobre e fino al 31 dicembre 2021, termine di cessazione dello stato di emergenza, il green pass diventerà obbligatorio per tutti i lavoratori, anche quelli domestici, ivi compresi colf e badanti

La platea interessata stimata di circa due milioni di persone tra colf e badanti e baby-sitter

L’obbligo arriva dopo l’appello dell’Associazione sindacale nazionale dei datori di lavoro domestico (Assindatcolf) che già da tempo aveva chiesto un intervento legislativo in tal senso.

Si tratta di un cambiamento che crea molte difficoltà alle tante famiglie che hanno assistenti in famiglia, dato che la quota di badanti, colf e baby-sitter non ancora vaccinati si teme possa arrivare fino al 50% del totale.
 

Colf e badanti: cosa succede per chi lavora a tempo pieno?

Dopo momenti di fermento tra i vari ministeri, il Governo ha chiarito gli aspetti dubbi relativi al avoro domestico

In particolare, ha chiarito che anche chi svolge lavoro domestico a tempo pieno sarà costretto a lasciare l’alloggio.

L’anticipazione, pubblicata dal Corriere della Sera, spiega che colf e badanti che non si metteranno in regola rischiano multe e sanzioni identiche a quelle previste per tutti gli altri lavoratori privati.

Una precisazione resa necessaria soprattutto a fronte del rifiuto di alcuni collaboratori domestici che pretendevano di continuare a svolgere le proprie mansioni pur non essendo vaccinati oppure senza essersi sottoposti a tampone?
 

Colf e badanti: cosa fare se il lavoratore non ne è in possesso?

Se colf e badanti assunti non possiedono o non esibiscono a richiesta una versione valida del Green pass dovranno dunque essere considerati assenti ingiustificati e non potranno quindi svolgere attività lavorativa e, di conseguenza, non percepiranno alcuna retribuzione.

La motivazione di un eventuale licenziamento di colf e badanti non potrà, invece, essere il mancato possesso del Green Pass poiché il Decreto-legge n. 127/2021 prevede espressamente che il lavoratore, seppur assente ingiustificato, abbia diritto alla conservazione del posto di lavoro.

D’altra parte, non va dimenticato che per colf e badanti vige comunque un regime di libera recedibilità. Pertanto, il datore di lavoro sarà sempre libero di licenziare senza addurre una motivazione né una giusta causa la cui sussistenza rileva esclusivamente ai fini del diritto all’indennità sostitutiva del preavviso.