Pace fiscale: da giugno rottamate le cartelle fino a 5.000 euro
Pace fiscale: da giugno rottamate le cartelle fino a 5.000 euro
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), con una nota ufficializzata (comunicato stampa n. 36 del 27 febbraio 2021) ha comunicato che è “in corso di redazione il provvedimento che differirà il termine del 1° marzo 2021 per il pagamento delle rate della “rottamazione-ter” (articoli 3 e 5 del DL n. 119/2018) e del “saldo e stralcio” (art. 1 commi 190 e 193 della Legge 145/2018)”.
Una conferma molto attesa, già nell’aria da qualche giorno, che dà respiro ai contribuenti rispetto alla pace fiscale e alla cosiddetta “Rottamazione-ter”. Se non ci fosse stato questo intervento, infatti, da oggi le cinque rate dovute per la rottamazione e i due arretrati del vecchio saldo e stralcio per i debiti fino a mille euro - per un valore di 950 milioni – avrebbero dovuto essere versate subito e in un’unica soluzione.
Ricordiamo che il termine riguarda le rate del 2020 non ancora versate a cui si aggiunge la prima rata del 2021 della rottamazione-ter.
Il provvedimento, continua la nota ministeriale, entrerà in vigore dopo il 1° marzo 2021 e i pagamenti, anche se non effettuati entro tale data, saranno considerati tempestivi purché effettuati nei limiti della proroga temporale che verrà stabilita.
Fiato, dunque, per i tanti contribuenti (sono stati stimati da una recente ricerca del Sole 24 Ore in circa un milione e duecentomila cittadini) che avevano aderito a questo concordato fiscale. Si attende ora il decreto Ristori 5, che verrà ribattezzato Decreto Legge “Sostegno”, che disciplinerà compiutamente l’ambito fiscale di cui stiamo oggi parlando e per comprendere quali saranno i termini definitivi. E che, si ipotizza, potrebbe contenere una cancellazione totale (c.d. saldo e stralcio) per le cartelle fino a 5 mila euro a partire dal 2015.