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Percorsi penali: editoriale

2/2021
Siamo (noi) la più grande tempesta
Ph. Paolo Panzacchi / Siamo (noi) la più grande tempesta

Il secondo numero del 2021 di Percorsi Penali è quantomai ricco di occasioni di approfondimento.

La pubblicazione è aperta da due riflessioni su importanti argomenti di portata generale che si incrociano trasversalmente con l’intero ambito penalistico: “Dal populismo giudiziario al populismo penale e politico” di Enrico Amati e “Obiezione o illusione?” di Rudi Di Marco.

Segue la sezione dei contributi che affrontano questioni di diritto penale sostanziale: “Il trattamento sanitario lecito di fine vita: teoria e prassi nell’esercizio di «diritti infelici»” di Francesco Di Paola, “I “discorsi d’odio” nella visione del giudice penale di legittimità: nota a Corte di Cassazione, sez. VI, sentenza n. 33414/2020” di Margherita Gambi, “Il mancato versamento dell’imposta di soggiorno e il peculato degli albergatori: la Cassazione esclude l’abolitio criminis ma perdurano le criticità interpretative” di Francesco Loschi, “Riflessioni in materia di favoreggiamento della prostituzione a partire dalla recente giurisprudenza della Corte costituzionale” di Nicola Recchia e La frammentarietà della tutela penale del marchio e del made in Italy” di Veronica Clara Talamo.

Nella sezione degli scritti focalizzati su temi procedurali si segnala “L’acquisizione delle prove elettroniche, la voluntary disclosure dei providers, e l’ordine europeo di produzione e conservazione dell’e-evidence in materia penale” di Paolo Palmieri.

Ancora a seguire, nella sezione dedicata all’esecuzione penale merita attenzione “Carcere e sessualità negata. Repressione è rieducazione?” di Maria Brucale.

Nella sezione delle videointerviste Francesco D’Errico intervista il dottor Francesco Mazzacuva sul tema delle pene nascoste.

È poi il momento di Gran Bazar che assolve alla sua funzione di intermezzo con una personalissima rivisitazione della novella verghiana “La Roba” a cura di Vincenzo Giglio e Riccardo Radi.

Si passa quindi alla sezione “affari esteri”, assai ricca in questo numero: si segnalano ai lettori “Il contenzioso interstatale dinanzi alla Corte europea dei diritti umani quale strumento orientato alla tutela dell’interesse collettivo in tempo di pace e di guerra: evoluzione, prassi recente e (non semplici) prospettive di armonizzazione con il diritto umanitario” di Veronica Botticelli, “Il caso Dan c. Repubblica di Moldavia (n. 2) e il “sequel” sulla rinnovazione della prova in appello in caso di overturning della sentenza di assoluzione” di Paola Rubini, “Frontex e la tutela dei diritti umani: quis custodiet ipsos custodes? Push-backs nel Mar Egeo, un inquadramento giuridico” di Laura Salzano, la rassegna “La lente di Strasburgo” di Daria Sartori e “Extinction of domain as a tool to attack the assets of crime in Mexico’s Northeastern Region” di Pedro Ruben Torres Estrada.

In chiusura si propongono due recensioni: quella di “Regime ostativo ai benefici penitenziari. Evoluzione del “doppio binario” e prassi applicative” dell’avvocato Veronica Manca, a cura di Nicola Galati e “Nessuna salvezza per Jean Valjean: la giustizia secondo l’ispettore Javert. Recensione a L. Manconi – F. Graziani, Per il tuo bene ti mozzerò la testa. Contro il giustizialismo morale (Einaudi Stile libero, 2020)” a cura di Andrea Merlo.

Buona lettura.

 

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