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Green pass, malattia e smart working. Cosa succede?

Due casi emblematici di problemi legati al green pass sul lavoro

Green pass
Ph. Luca Martini / Green pass

Al lavoro senza green pass: cosa succede in caso di malattia?

Green pass: in caso di malattia cambia se l’insorgenza è prima o dopo il 15 ottobre. Problemi in caso di smart working per lavoro ibrido

Sul green pass e sul suo obbligo di possesso per poter lavorare si è già detto di tutto.

Come sappiamo, dal 15 ottobre è in vigore l’obbligo di green pass per accedere al luogo di lavoro e per poter svolgere l’attività lavorativa.

Ci sono però alcuni casi in cui si sono verificati problemi specifici che meritano di essere affrontati.

Vediamo il primo problema, legato alle conseguenze relative al possesso di green pass in caso di insorgenza di una malattia.

 

Green pass e malattia: cosa succede sul lavoro?

Per quanto riguarda il problema del possesso di green pass in caso di insorgenza della malattia, bisogna distinguere tra due casi temporali.

Qualora la malattia si sia presentata prima del 15 di ottobre, e prosegua ininterrottamente fino ad oggi, con certificati medici continui che lo attestino, il lavoratore non subirà alcuna conseguenza e continuerà a ricevere il trattamento economico retributivo pattuito, indipendentemente dal possesso del green pass.

Nel secondo caso, invece, qualora la malattia sia insorto dopo il 15 di ottobre, successivamente al momento in cui, quindi, si è comunicata l’assenza del green pass per lavorare, o dopo che sia stata verificata l’assenza del certificato verde (e quindi dopo che sia scattata l’assenza ingiustificata dal luogo di lavoro) lo stato di malattia non influirà e il lavoratore non avrà diritto allo stipendio.
 

Cosa succede su lavoro per lo smart working?

Più semplice, anche se trattasi di un problema diffuso, è la questione relativa a green pass e diritto alla certificazione verde.

Se il lavoratore già usufruiva dello smart working, dopo il 15 ottobre dovrà dimostrare il possesso di green pass e potrà continuare col lavoro agile. Di certo lo smart working non è titolo per eludere l’obbligo di certificazione.

Se però il lavoratore usufruiva di una prestazione ibrida prima del 15 ottobre, il parte a casa in parte sul posto di lavoro, per il lavoro in azienda dovrà mostrare la certificazione verde. In caso contrario, non avrà diritto ad alcuna indennità.

Per la parte di lavoro da rendere a casa, teoricamente potrebbe continuare a farlo e a ricevere le indennità anche senza certificato verde, essendo la certificazione richiesta solo per la presenza fisica sul posto di lavoro.

Attenzione però: il datore di lavoro, che potrebbe non avere convenienza o interesse a ricevere solo una prestazione parziale di lavoro, potrebbe rifiutare l’adempimento parziale ex art. 1464 del Codice Civile con la conseguenza che il lavoratore sarebbe considerato assente ingiustificato per l’intera prestazione, senza retribuzione, se non altro fino a quando non si presenti sul luogo di lavoro munito di certificazione verde valida.