Cercasi felicità disperatamente (o forse no)

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Cercasi felicità disperatamente (o forse no)

 

“La felicità non è esuberante né chiassosa, come il piacere o l’allegria. È silenziosa, tranquilla, dolce, è uno stato intimo di soddisfazione che inizia dal voler bene a se stessi.”

ISABEL ALLENDE

Qualche tempo fa mi hanno chiesto di preparare un webinar sulla felicità. Come faccio spesso lo inizio facendo ai partecipanti una domanda. In questo caso era molto semplice: “che cosa è per te la felicità?”. Abbiamo ricevuto 684 risposte. Tutte diverse!!!!

Ho provato a categorizzarle in modo, mi rendo conto adesso, superficiale ma ecco il frutto della raccolta e della inevitabile semplificazione:

  • Continuare a «fiorire» in tutte le proprie capacità contribuendo allo sviluppo di tutto ciò che è vivo
  • Vivere la propria vita giorno per giorno, accettando ciò che accade 
  • Stare con i propri cari in buona salute
  • Sensazione di serenità generale 
  • Allineamento della vita professionale con i propri valori
  • Sentirsi bene con se stessi, essere in equilibrio, ringraziare e godere per quello che si ha 
  • È amare e sapere che sono amato 
  • Vivere una vita che ha un senso
  • Fare cose che ci fanno stare bene

La si definisce generalmente come “Stato di completa soddisfazione, caratterizzato da pienezza, durata e stabilità”. Che è ben diverso dal piacere effimero e dall'intensa gioia effimera.

Recuperiamo l’etimologia: dal latino felicitas, la cui radice "fe-" significa abbondanza, ricchezza, prosperità.

E qui rischiamo di cadere in una grande trappola… essere felici a tutti i costi, ma una felicità esterna, imposta, ci sentiamo quasi in colpa se non riusciamo ad essere felici. Oppure ci sentiamo felici se possediamo (auto di lusso, aggeggi informatici, borse di marca, t-shirt griffate… e se non le abbiamo ci sentiamo infelici). Se non siamo felici/possediamo quello che ci dovrebbe rendere felici allora non andiamo bene. E invece diventa fondamentale apprezzare ogni attimo e ogni emozione (vi invito se ne avete voglia a leggere/ rileggere gli articoli su Filodiritto sulle emozioni:

Le nostre emozioni sono preziose, tutte! Ci aiutano a prenderci cura di noi e a proteggerci. E la tristezza (ricordate lo splendido film Inside Out?) ci dice “chiedi supporto”.

Alcune ricerche dimostrano che più scelta hai, meno sei felice - più beni materiali hai, meno sei felice. Guardate per esempio i vincitori della lotteria: soffrono molto spesso di grave depressione, sperperano tutto e tornano più poveri e sofferenti di prima della vincita. 

Recuperiamo queste sagge parole del saggio Khalil Gibran “Le persone più felici non sono necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno”. Detto questo torniamo a noi e alla nostra realtà. 

È una definizione nostra, un progetto che ci appartiene, il percorso di una vita. 

Abbiamo bisogno di porci regolarmente la domanda su cosa ci rende felici per identificare le persone con cui è possibile vivere il nostro progetto, svilupparlo, le aziende che sono in sintonia con noi stessi.

Se lasciamo che gli altri definiscano per noi che cosa è la felicità , saremo manipolati da immagini a cui vogliamo corrispondere senza essere in grado di raggiungerle. In questo modo costruiremo la nostra sventura.

Un po’ di concretezza adesso.

Per divertirci e per prendere un po’ di consapevolezza sul tema possiamo fate questo esperimento/gioco: date un post-it ai vostri colleghi/famigliari/amici e chiedete di rispondere alla stessa domanda che ho posto io “che cosa è per te la felicità”, o per renderla più semplice “che cosa ti rende felice”? Le risposte vi spiazzeranno e affascineranno. E soprattutto vi daranno una chiave di lettura molto importante su come gestire le relazioni famigliari/amicali/lavorative. 

E non dimenticatevi di porre a voi stessi un po’ più spesso questa domanda: “Sono felice? Che cosa mi rende infelice? Che cosa posso cambiare? Che cosa posso accettare? Che cosa posso lasciare andare? Le risposte non vi daranno la felicità ma un tassello verso il ritrovare il senso della vita. E questo è già tanto!!!!

Ricordiamoci di essere noi stessi, felici o infelici che siamo!