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Green pass per i lavoratori: solo 10 giorni per mettersi in regola

Riflessi, 2021
Ph. Veronica Locatelli / Riflessi, 2021

Accelerano le vaccinazioni dopo l’estensione dell’obbligo della Certificazione a tutti i lavoratori.

Dal 15 ottobre al fino al 31 dicembre 2021 (il termine ultimo dello stato di emergenza), il Certificato verde sarà obbligatorio per accedere a tutti i luoghi di lavoro pubblici e privati, oltre che per i lavoratori esterni all’amministrazione o all’azienda, per i volontari, gli autonomi, i lavoratori sportivi e colf e badanti.

Chi sceglierà il vaccino per ottenere la certificazione verde, quindi, ha tempo fino a fine settembre per far valere il pass che diventa valido solo 15 giorni dopo la prima dose (per saperne di più consulta l'articolo "Come ottenere il Green pass dopo la prima dose").

 

Green pass: la corsa alle vaccinazioni per poter lavorare

Gli indecisi al vaccino avranno poco tempo per mettersi in regola. Il 15 ottobre si avvicina e chi vuole farsi trovare “pronto” con il pass in tasca ha tempo fino al prossimo 30 settembre per vaccinarsi.

In diverse Regioni è già possibile presentarsi nei punti vaccinali senza prenotazione, in modo da agevolare, così, le richieste di chi deciderà di sottoporsi al vaccino all’ultimo momento.

L’estensione dell’obbligo del Green pass è previsto dal Decreto approvato dal Consiglio dei Ministri il 16 settembre scorso e presto approderà in Gazzetta Ufficiale per poi entrare in vigore il giorno dopo la pubblicazione (per saperne di più consulta l'articolo “Green pass: niente sospensione dal lavoro ma stop allo stipendio”).

Dunque, il ritorno in presenza degli uffici e nelle fabbriche ha creato la necessità di vaccinare tutti i lavoratori per tenere sotto controllo il numero dei contagi nel nostro Paese. Tale obbligo, infatti è stato esteso anche a quella categoria di lavoratori che per esercitare la loro professione entrano nelle case private dei cittadini, come ad esempio colf o badanti, ma anche l’idraulico o l’elettricista che deve fare una riparazione.

 

Green pass con i tamponi

Un’alternativa al vaccino per ottenere il Certificato verde è il tampone. In questo caso il Green pass vale solo 48 ore, almeno se si ottiene con il test rapido antigenico, mentre con l’uso del tampone molecolare la validità si prolunga a 72 ore.

I lavoratori non potranno effettuare i tamponi gratuitamente. Il prezzo del test è di 15 euro. Saranno invece gratuiti per le persone “fragili”, per i quali è sconsigliata la vaccinazione e che, quindi, non avranno l’obbligo del Green pass.

A tal proposito, secondo quanto previsto dal nuovo decreto, le farmacie sono tenute ad assicurare, almeno sino al 31 dicembre 2021, la somministrazione di test antigenici rapidi per la rilevazione del virus Covid-19, secondo le modalità e i prezzi previsti nel protocollo d’intesa.

In caso di inosservanza della disposizione, verrà applicata la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 1.000 a euro 10.000. Inoltre, il Prefetto territorialmente competente, potrà disporre la chiusura dell’attività per una durata non superiore a cinque giorni.

 

Green pass obbligatorio: controlli e sanzioni

Chi non avrà il Certificato non solo non potrà accedere all’interno dei luoghi di lavoro, ma verrà considerato assente ingiustificato.

Si ha la sospensione del rapporto di lavoro e, pertanto della retribuzione dopo cinque giorni di assenza ingiustificata, nell’ambito del comparto pubblico, e solo un giorno nel privato. Per tutto il periodo di sospensione il lavoratore ha diritto alla conservazione del rapporto di lavoro.

Diverso è per il lavoratore che viene sorpreso senza il Green pass all’interno dei locali di lavoro. In questo caso è prevista una sanzione amministrativa dai 600 ai 1.500 euro, ferme le conseguenze disciplinari secondo i rispettivi ordinamenti.

Le sanzioni sono previste anche nei confronti dei datori di lavoro che non mettono in pratica le misure previste entro il 15 ottobre: si va ad un minimo di 400 ad un massimo di 1.000 euro