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La cultura prima, durante e dopo il Covid-19. Che fare per salvarla?

L'ora della lavanda
Ph. Luca Martini / L'ora della lavanda

La cultura, in tempo di Covid-19 e pandemia, ha subito un rallentamento che assomiglia a una bruciatura dell’anima. Concerti, spettacoli teatrali, cinema, mostre, eventi, happening, tutto cancellato, con un colpo di spugna che, più di ogni altro, ci ha lasciato sbigottiti.

L’occasione per scrivere queste poche righe viene dalla chiusura di una rubrica nata nel mese di aprile per provocazione, allorché, anche giustamente, s’intende, non si parlava di altro che di Coronavirus. Telegiornali, approfondimenti, quotidiani, siti web, tutti non facevano altro che parlare di pandemia. E la cultura? Dove era finita? E la bellezza? Possibile che il virus se la fosse portata via?

A quel punto, a me e al direttore di Filodiritto, Antonio Zama, è venuto in mente di creare una rubrica differente, stanchi del solito strillone Covid-19! E allora è nata la rubrica “Basta Covid”, che ha riunito intellettuali, musicisti, artisti, persone capaci di darci un’iniezione di cultura, un farmaco antivirale per curare la carenza di bellezza che ci aveva irrimediabilmente colpiti da quella fine di febbraio io poi, fin quasi a farci morire.

E così ho chiamato, oltre a Maurizio Faulisi aka Dr Feelgood, autore dell’ultimo contributo uscito oggi (Basta Covid! 10 dischi American roots music consigliati da Dr Feelgood), Gianluca Morozzi (Basta Covid! I 10 libri da leggere e 10 fumetti da leggere assolutamente), Gianluca Tusini (Basta Covid! I dieci dipinti per risollevarsi l’animo), Lucio Mazzi (Basta Covid! I 10 dischi da ascoltare), Gianni Marras (Basta Covid! I 10 musical da vedere (e sentire)), Maurizio Landi (Basta Covid! I 10 vini da bere), Piero di Domenico (Basta Covid! Dieci film da vedere), Anuar Arebi (Basta covid! 10 fotografi da cui partire), Gianfranco Vergoni (Basta Covid! I dieci balletti da conoscere) e me medesimo (Basta Covid! I Dieci dischi italiani (di debutto) da ascoltare,  Le dieci serie televisive da vedere e I dieci telefilm anni Ottanta da rivedere).

Nove esperti, escluso il sottoscritto, per 13 articoli appassionati, 13 puntate per risollevare in qualche modo la cultura e riportare l’attenzione su quello che amiamo, sulla bellezza, sulle nostre passioni.

La politica ha fatto poco, troppo poco per aiutare un settore così martoriato. Altre misure sono allo studio, ma le limitazioni oggi in vigore sono tali che non permettono un vero volo (che senso ha limitare uno spettacolo al chiuso a 200 persone, musicisti e maestranze inclusi, quando magari gli spettatori, una volta usciti, si riversano in massa a farsi un aperitivo senza distanza di sicurezza, mascherine o altri accorgimenti?)

Comunque vada, questo volo deve riprendere, la cultura deve trovare la forza di riaprire quelle ali rattrappite, non tanto dal virus, quanto dalla nostra indifferenza. Consci e consapevoli che da qui non si torna indietro.

La formidabile esperienza del supporto digitale ha messo in luce vizi e opportunità che non immaginavamo. Musica a distanza, dirette streaming, webinar, seminari, condivisioni e video ci hanno permesso di non staccare la spina, almeno non del tutto, su un mondo che la luce l’ha persa subito. E ora?

Ora resta una sola consapevolezza. Quel modello “A ipsilon”, o “Blended”, chiamatelo come volete, fatto cioè di esperienza dal vivo e di supporto digitale da affiancare, non può e non deve essere abbandonato. Ci sono situazioni che avremmo potuto tranquillamente mettere in atto già da tempo, ma la nostra pigrizia o l’abitudine a fare o non fare le cose ce lo ha impedito (penso, per tutte, a una riunione condominiale… perché non si è mai proposto di farla via Skype e Meet o su piattaforme similari?)

Filodiritto, per questo, è stata una vera cartina di Tornasole.

Abbiamo avuto il coraggio di parlare di cultura, attraverso questi fantastici esperti, amici, persone che si sono spese per non lasciar morire un sogno. Ora spetta a noi.

Usiamo la testa, usiamo gli strumenti che la tecnologia ci può dare per viaggiare in parallelo e supportare la cultura, la nostra cultura, e far vivere le passioni. Soffiamo vento sulle ali e spicchiamo il volo insieme alla nostra anima.

È questa l’unica cura, l’unica ricetta. Perché tutto è cambiato, perché abbiamo superato un punto di non ritorno, perché lasciar fare agli altri è una frase che oggi più di ieri, non funziona, non più.

Perché, parafrasando Il principe Miškin dell'Idiota di Dostoevskij, la bellezza della cultura salverà il mondo.